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Indagine: la realtà giovanile in Provincia di Arezzo

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Indagine: la realtà giovanile in Provincia di Arezzo

AREZZO – Propensi a restare a lungo fra le mura domestiche, legati al proprio territorio, poco portati ad interessarsi alla politica e con una scarsa propensione anche per il volontariato: è questa l’immagine dei giovani aretini che emerge dalla ricerca realizzata dall’Assessorato provinciale alle politiche giovanili. L’indagine, che è la prima a livello provinciale riguardante in specifico il mondo giovanile, è stata compiuta su un campione di 200 giovani fra i 19 ed i 25 anni suddivisi per fasce di età, sesso e per vallate di appartenenza. "Il quadro che emerge da questo studio – afferma l’Assessore provinciale alle politiche giovanili Alessandra Dori – è di grande interesse ed il questionario è stato elaborato in modo da poter confrontare i nostri risultati con quelli di ricerche compiute a livello regionale e nazionale. Non abbiamo solo voluto conoscere i giovani, ma abbiamo chiesto esplicitamente anche cosa si aspettassero dalla Provincia e, più in generale, dalle amministrazioni pubbliche, quali politiche ci chiedono di attuare per venire incontro alle loro esigenze. Abbiamo quindi a disposizione uno strumento che potrà adesso essere utilizzato da amministratori ed operatori". Proprio per illustrare questi dati è stato quindi organizzato un incontro che è in programma nel pomeriggio di venerdì 24 novembre nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia. Analizzando nello specifico i dati più rilevanti, emergono aspetti che sono davvero di grande interesse. "L’elemento di fondo – spiega Marco La Mastra dell’osservatorio delle politiche sociali della Provincia – è che i giovani stanno in famiglia e che, nella maggior parte dei casi, non si pongono nemmeno il problema di abbandonare il nucleo familiare di origine per costruirne uno proprio o per andare a vivere da soli. Nell’analisi dei perché di questo fenomeno si uniscono motivazioni derivanti da difficoltà economiche ad altre più prettamente culturali, che testimoniano la volontà di non modificare una situazione abbastanza soddisfacente. Un dato importante è quello del legame con il territorio: il 62% infatti, potendo scegliere, preferirebbe vivere nello stesso comune dove vive e solo il 6% vorrebbe cambiare regione. Un trend molto positivo si registra per quanto riguarda la propensione al diploma, quasi totale, e alla laurea mentre abbastanza scarso è l’interesse per la politica, sulla quale si considera impegnato solo il 4,5% dei giovani intervistati. Un dato interessante riguarda l’associazionismo e vede ben il 57% del campione intervistato che dichiara di non partecipare attualmente a nessuna associazione, dimostrando anche di non avere strumenti o mezzi di conoscenza per le attività del mondo del volontariato". Un dato sul quale certamente si deve riflettere, come sottolinea l’Assessore Dori: "in un territorio che è sempre stato ricco dal punto di vista dell’associazionismo e del volontariato questo elemento è certamente preoccupante. Un segnale importante, infine, ci arriva dalle richieste che i giovani fanno alla Provincia, alla quale quasi il 70% esprime la propria fiducia. I giovani chiedono spazi, formazione professionale e stage formativi, tutti temi sui quali siamo già impegnati e che sono fra le nostre priorità sia come attività dirette, come nel caso della formazione, sia come coordinamento e stimolo per i Comuni come sulla questione degli spazi, sulla quale tra poco lanceremo un’importante iniziativa", conclude l’Assessore provinciale alle Politiche giovanili Alessandra Dori.