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Nuovo raid fascita alla sede del PRC

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Questa notte la sede provinciale di Rifondazione Comunista di Arezzo è stata fatta oggetto di un nuovo raid fascista. Mani ignote hanno gettato verso il portone di via Po alcune uova riempite di vernice nera, imbrattando il portone, le colonne e il porticato. E' l'ennesima aggressione nei nostri confronti : la nostra sede ha ricevuto altre volte le visite di questi signori. Questa volta accade il giorno dopo la diffusione della notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Arezzo per i due responsabili delle scritte e minacce naziste del 21 Aprile 2005 sul palazzo del Comune e su quello della Provincia di Arezzo. Minacce rivolte espressamente contro il nostro capogruppo al comune il compagno Alfio Nicotra. Uno dei due indagati è Lorenzo Franceschi detto Ciclone esponente di punta di Forza Nuova organizzazione neonazista che Berlusconi ha voluto a sostegno della sua coalizione.
Questo ennesimo episodio dimostra tutta l'inconguità della richiesta della Procura di Arezzo di procedere nei confronti dei responsabili solamente per il reato d'imbrattamento e non anche quello di minacce e apologia di fascismo. Una svastica con la scritta "Nicotra attento" all'ingresso del Palazzo Comunale è forse per i magistrati un modo estemporaneo di fare i complimenti ad un consigliere comunale o si tratta – come noi pensiamo – di un tentativo d'intimidire il compagno Nicotra nell'esercizio del suo mandato? Inneggiare al Duce, alla Repubblica di Salò, insultare i partigiani, dipingere il fascio littorio sul portone del Comune è per caso libera espressione del pensiero o invece apologia di fascismo?
Cosa deve succedere ancora di più grave perchè le autorità competenti procedano per questi reati? Tutto questo alimenta un clima di impunità nei gruppi neofascisti i quali- avvicinandosi l'elezioni politiche e amministrative – vogliono innalzare il livello di scontro contro il nostro partito, ritenuto non a torto il cuore della coalizione dell'Unione ad Arezzo. Colpire il Prc significa colpire chi ha contribuito in modo decisivo a mettere a nudo il sistema del malaffare di Variantopoli.
E' necessario che tutte le forze democratiche reagiscano con vigore a queste provocazioni e ci aspettiamo da parte del Comune e della Provincia di Arezzo la costituzione in parte civile nei confronti di Franceschi e del suo camerata, per i gravi fatti che hanno danneggiato i palazzi dei rispettivi consigli e ferito profondamente le istituzioni democratiche sorte dalla Resistenza al nazifascismo.

Articlolo scritto da: Alfio Nicotra