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Oasi invia un ambulanza in Perù

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Si chiama Oasi, che significa Officina aretina della solidarietà internazionale, ed è un’associazione di volontariato della quale fanno parte enti ed associazioni che ha presentato nel corso di una conferenza stampa uno dei frutti del suo lavoro. Il nome officina, infatti, non è scelto a caso: attraverso il lavoro dei suoi volontari Oasi raccoglie attrezzature e materiali in disuso rimettendoli in funzione ed inviandoli nei paesi in via di sviluppo.

In questo caso si tratta della spedizione in Perù, nella provincia di Lambayeque che ha un rapporto di collaborazione con quella di Arezzo, di un ambulanza ricavata da un vecchio scuolabus messo a disposizione dal Comune di Arezzo. "Avevo fatto presente questa esigenza – spiega il Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci – in uno degli incontri periodici che abbiamo con l’associazione Oasi ed ho trovato piena e fattiva collaborazione. Il territorio di Lambeyeque è uno dei più poveri del Perù ed avere a disposizione un mezzo per il primo soccorso può davvero contribuire a salvare numerose vite umane".

Il lavoro di revisione e trasformazione del vecchio pulmino è stato compiuto in tempi celeri dai volontari, come spiegano il presidente ed il segretario dell’associazione Oasi Mauro Borgogni e Franco Bennati: "un grazie particolare va rivolto a Luchino che ha costruito su misura gli arredi dell’ambulanza ed a Betti, Bambini, Brandi, Berneschi e Ghiandai che hanno invece curato la parte meccanica". Soddisfazione è stata espressa anche dal Comune di Arezzo, del quale è stato portavoce l’Assessore Ilario Nocentini.

"Con la donazione di un pulmino non più utilizzabile e la sua trasformazione in ambulanza abbiamo coniugato le esigenze di solidarietà, prioritarie per la nostra amministrazione, ed anche quelle ambientali attraverso un concetto di recupero e riuso", afferma l’Assessore Nocentini. A fornire all’ambulanza il necessario materiale sanitario ha poi pensato l’Azienda Farmaceutica Municipalizzata. "Fa parte dei nostri compiti il rapporto con il mondo del volontariato e della cooperazione e l’intervento a sostegno dei più deboli", sostiene il Presidente dell’Afm Marzia Sandroni.

L’ambulanza è stata inoltre dotata di due carrozzine recuperate dall’Associazione Emmaus per il trasporto di portatori di handicap e di due barelle messe a disposizione dalla Misericordia di Arezzo. Il Presidente dell’Arci Carlo Umberto Salvicchi ha ricordato la prima visita ad Arezzo del Governatore di Lambayeque e le esigenze che aveva manifestato, tra le quali appunto quella di un mezzo di soccorso sanitario. "Siamo riusciti a dare una risposta in tempi brevi unendo le forze tra istituzioni, associazioni e volontariato. Credo che questa sia davvero una dimostrazione importante di solidarietà da parte del territorio aretino", conclude il Presidente dell’Arci.

Articlolo scritto da: Provincia di Arezzo