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Patologia trasversale della politica

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"Ad Arezzo c'era una patologia trasversale che la politica avrebbe dovuto rimuovere da tempo senza attendere l'intervento della magistratura." Ci voleva lo scioglimento del consiglio comunale perchè anche dal centrodestra arrivasse un segnale politico sulla gravità di Variantopoli. La frase, riportata oggi dal quotidiano "Il Tirreno", è di Maurizio Bianconi, capogruppo di An in regione a suo tempo definito da Lucherini "un tumore da asportare con il bisturi".
Devo dare atto a Bianconi della sua onestà intellettuale. Si tratta di un quadro politico di grande livello, ben lontano per stile e contenuto dal commissario Antichi che si è ostinato a negare anche l'evidenza, arrivando a rimuovere la causa destabilizzante dell'amministrazione aretina dai suoi prolissi comunicati.
Mi auguro, se lo augura Arezzo, che anche il centrodestra sappia fare i conti con l'intreccio tra affari e politica e sulla necessità di un cambio radicale di registro.
Per il momento si sono limitati alle contumelie contro Fatai e a prendersela con il brindisi di saluto dei venti consiglieri comunali dell'opposizione.
Gli argomenti sono evidentemente a zero se si mette sullo stesso piano un bicchiere di spumante (pagato di tasca propria) con l'abuso di ufficio continuato (pagato , se verrà dimostrato dalla magistratura, con i soldi di tutti i cittadini).
Bianconi introduce nell'altro campo il vero dibattito politico. Fermo restando che – come diceva don Milani – "non si può fare le parti uguali tra diseguali" ovvero, le responsabilità di variantopoli sono infinitamente più grandi nel centrodestra, noi siamo pronti a confrontarci sulle migliori soluzioni per rimuovere questa patologia dalla politica aretina.

Articlolo scritto da: Alfio Nicotra