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Sansepolcro difende il Made in Tuscany

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No-Strano, Sì-Toscano. Uno slogan per una battaglia a difesa delle produzioni tipiche del territorio e per favorire la vendita diretta. Prosegue con successo l’ importante iniziativa di Coldiretti Arezzo per la valorizzazione delle produzioni agricole locali. Si chiama “Made in Tuscany” la proposta di legge di iniziativa popolare, targata Coldiretti, che impegna la Regione Toscana ad adottare misure e interventi adeguati per favorire, appunto, le produzioni tipiche e la vendita diretta. Già raccolte in provincia in due mesi oltre 5.000 firme. Tra le firme illustri, quelle del Vescovo di Arezzo, del Presidente della Provincia, del Sindaco di Arezzo, del Presidente della Camera di Commercio e dei massimi rappresentanti delle Categorie Economiche.
Nell’ambito del tradizionale mercato settimanale di Sansepolcro, martedì 19 settembre Coldiretti è presente con un proprio stand per proseguire la raccolta firme e per spiegare ai cittadini-consumatori l’importanza del progetto.
<<Siamo convinti – afferma Tulio Marcelli Presidente della Coldiretti aretina – che sia necessario garantire nuovi sbocchi di mercato ai prodotti toscani e promuovere l’utilizzo dei prodotti freschi e di stagione, con un forte legame con il territorio di origine; ecosostenibili, non solo perché ottenuti con tecniche colturali rispettose dell’ambiente, ma anche perché, contribuiscono, grazie alla vicinanza tra luoghi di produzione e di vendita, ad abbattere il traffico e l’inquinamento>>.
<< La proposta di legge “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali”– spiega Patrizio Pecorari, responsabile dell’Ufficio Zona Coldiretti di Sansepolcro – nasce per incentivare l’inserimento dei prodotti agroalimentari nostrani nella ristorazione collettiva (scuole, mense, ospedali, strutture per anziani); l’introduzione dell’indicazione dell’origine nella preparazione dei menu; le occasioni di vendita diretta; l’offerta di agevolazioni agli esercizi commerciali che utilizzano e vendono alimenti di origine toscana.
Il tutto con l’intento di rendere trasparente l’origine dei prodotti e rafforzare i controlli in materia di salubrità, origine ed etichettatura>>.
Insomma, qualità, tipicità, risparmio, sicurezza alimentare, a garanzia del consumatore e a tutela del reddito degli imprenditori agricoli.

Articlolo scritto da: Coldiretti Arezzo