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Teatro: L’uomo dell’armadio

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Teatro: L’uomo dell’armadio

Con lo spettacolo L?UOMO DELL?ARMADIO, in scena venerdì 7 aprile, alle ore 21, presso il Teatro Comunale della Bicchieraia, si conclude la Stagione di Prosa 2005/2006 del Teatro Bicchieraia, organizzata dal Comune di Arezzo, Assessorato alla Cultura e Spettacolo,

La vendita dei biglietti viene effettuata presso il Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 18,30.

Nel giorno di spettacolo la vendita è effettuata anche presso il botteghino del Teatro Bicchieraia dalle ore 18,30 alle ore 20.45.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.

Note artistiche dello spettacolo:

L?UOMO DELL?ARMADIO

da un racconto di: Ian McEwan
con: Eugenio Allegri
regia: Giorgio Gallione
scene e costumi: Lorenza Gioberti
luci: Pietro Ferrans
produzione: Teatro dell?Archivolto, in collaborazione con il XXXVI Festival di Borgio Verezzi

Nato ad Adelrshot nel 1948, lan McEwan è uno degli scrittori contemporanei in assoluto più interessanti. Da sempre attratto da quella strana stagione della vita che è l?adolescenza, Ian McEwan mette a fuoco nei suoi racconti caratteri e personalità mai banali, inventa personaggi anomali e non omologati impegnandoli in affabulazioni di straordinaria efficacia attraverso una scrittura sempre precisissima, a cavallo tra algida seduzione e forte impatto emotivo.

Nel racconto qui adattato per il teatro, siamo di fronte ad un lavoro di bisturi e scandaglio che indaga il mondo enigmatico e talvolta perverso dell?infanzia, colta nel momento di trasformazione in adolescenza. Sogni infantili, paure, fatica di crescere, rapporti di amore/odio con i genitori sono la trama emotiva e teatralissima di questo monologo, per la prima volta rielaborato per il palcoscenico. L?uomo dell?armadio è un testo tragico e struggente che narra di un uomo/bambino segregato nella casa di una madre folle. Obbligato al seggiolone fino all'età adulta, nutrito solo di poltiglie e pappine, viene poi improvvisamente abbandonato; a contatto con l? esterno, le circostanze gli impongono una serie di allucinanti prove di sopravvivenza.

Il protagonista è un bravissimo Eugenio Allegri, autentica maschera di tristezza innocente e di ineluttabile immaturità; solo, con le poche cose della sua misera vita e qualche canzone dei Beatles, mantiene un legame con il mondo e i ricordi di un?immaginaria infanzia felice, per decidere infine di rifugiarsi per sempre nel suo armadio, dove nessuno lo potrà raggiungere.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo