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Teatro: La Locandiera

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Teatro: La Locandiera

Prosegue la Stagione di Prosa 2005/2006, organizzata dall?Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo, con lo spettacolo LA LOCANDIERA, con Mascia Musy, per la regia di Giancarlo Cobelli, in scena al Teatro Politeama martedì 14 marzo alle ore 21.

La prevendita dei biglietti viene effettuata presso il Servizio Informagiovani del Comune di Arezz o (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 18,30.

Nei giorni di spettacolo la vendita dei biglietti viene effettuata presso la biglietteria del Teatro Politeama.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l?Ufficio Cultura, Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.

Note artistiche dello spettacolo:

LA LOCANDIERA

di: Carlo Goldoni
regia: Giancarlo Cobelli
con: Mascia Musy
e con: Francesco Biscione, Paolo Musio, Massimo Cimaglia
produzione: Compagnia del Teatro Moderno

Il regista Giancarlo Cobelli rispresenta la celebre commedia di Goldoni dopo la storica versione del 1979 con Carla Gravina nel ruolo della protagonista. Un?edizione che rimase celebre e che inaugurò il ricostruito Teatro Goldoni di Venezia. Lo spettacolo conobbe una grande successo, passando alla storia del teatro italiano come un?autentica svolta nelle regie goldoniane. Non ne veniva fuori, infatti, una Mirandolina elegante e raffinata, ma un personaggio ? e dunque uno spettacolo ? duro e ?noir?, con una forte componente erotica e di conflitto sociale.

Questa nuova versione, curata da Cobelli, promette di costituire un?ulteriore pietra miliare del teatro goldoniano: Mirandolina ? interpretata da Mascia Musy ? si presenta infatti come il simbolo del nuovo secolo in arrivo. Sepolti i merletti e le trine di un moribondo Settecento, la protagonista, scaltra e calcolatrice, quasi un?eroina ?protofemminista?, preannuncia il mondo concreto e commerciale della borghesia dell?Ottocento.

Commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta nel 1753, ?La Locandiera? è una delle più famose e stilisticamente riuscite tra le numerose opere scritte dal commediografo veneziano. Nella locanda di Mirandolina a Firenze vengono ospitati il conte di Albafiorita e il marchese di Forlipopoli. I due nobili si contendono l?amore della padrona: il primo cerca di conquistarla con regali che può facilmente permettersi grazie alla buona posizione economica, il secondo, nobile decaduto e ormai senza mezzi, tenta di attirare la sua attenzione con promesse di protezione. Alloggia nella locanda anche il cavaliere di Ripafratta, convinto misogino che si dice immune al fascino femminile e dichiara di disprezzare il cosiddetto sesso debole. Risentita dal suo atteggiamento e dalla sua insensibilità, Mirandolina cerca di scatenare la passione nel burbero cavaliere per veder trionfare la seduzione femminile. Ci riesce, causando gelosie e liti tra i tre pretendenti, ma, dopo aver fatto capitolare il cavaliere di Ripafratta, ne rifiuta l?amore per concedere la propria mano a Fabrizio, il cameriere della locanda.

Mirandolina offre l?immagine di una donna ?moderna?, che sa governarsi e realizzarsi come vera imprenditrice di se stessa. La cultura illuministica di quegli anni dibatteva ampiamente sulla necessità di un nuovo e più importante ruolo per la donna nella società dell?epoca e l?autore veneziano ne rende testimonianza nel suo teatro, aderendo a quelle spinte modernizzatrici che stavano scuotendo l?ancien régime in tutta Europa.

Tali elementi non fanno che confermare la validità e la godibilità di questa commedia ancora oggi, a più di due secoli di distanza dalla sua stesura.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo