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Verso politiche della salute sempre più integrate

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AREZZO – Capire quali strumenti vengono adottati come risposta ai bisogni emergenti dal territorio, rilevare i bisogni che invece permangono, indirizzare le strategie future, senza dimenticare l’allineamento con i tempi della Regione. Queste le motivazioni che hanno portato i soggetti firmatari, Provincia di Arezzo, Usl 8, presidenti delle conferenze dei sindaci delle zone Aretina, Valdichiana, Valdarno, Valtiberina e presidente della Società della salute della zona Casentino, ad elaborare e sottoscrivere il protocollo d’intesa siglato ieri mattina in Provincia. "Tutti i firmatari – sottolinea l’assessore provinciale alle Politiche sociali Mirella Ricci – hanno trovato essenziale condividere una visione globale che abbia per finalità la promozione della salute intesa come insieme di interventi su fattori ambientali, economici e sociali che concorrono a determinare lo stato di benessere del cittadino e della collettività".
Il protocollo prevede infatti la costruzione condivisa del Profilo di salute provinciale, sintetizzando la comparazione dei profili di salute zonali elaborati dalle singole zone, mantenendone le peculiarità specifiche ma anche delineando una cornice generale. Il tutto per armonizzare e condividere, su base provinciale, i percorsi e gli strumenti finalizzati alla elaborazione dei Piani integrati di salute zonali. "Era fondamentale– continua Mirella Ricci – riorganizzare il percorso per formulare i piani di salute. Mi piace sottolineare come questo protocollo non sia per nulla vago: anche nel delineare l’operatività di ciascuna parte, c’è una precisa puntualizzazione degli impegni, garanzia di concretezza e che ben indirizza i risultati futuri".
L’Osservatorio sulle Politiche sociali costituito in seno all’Amministrazione provinciale avrà un ruolo importante nel diffondere i dati demografici, socio economici e culturali, raccogliere i dati provenienti dalle cinque zone del territorio creando una vera e propria banca dati, riunire i profili di salute zonali, aggregandone i dati e reinterpretandoli in ottica provinciale con l’elaborazione del Piano di Salute Provinciale, secondo le indicazioni del Piano sanitario regionale. "Da questa sinergia – commenta Alessandra Pedone della Usl 8 – ci aspettiamo una ricaduta positiva per il miglioramento generalizzato dei servizi.
L’importanza del protocollo sta proprio nella capacità di coinvolgere anche settori non strettamente legati all’area sanitaria, ma che sulla salute hanno grande influenza: basi pensare a come competenze delle amministrazioni comunali quali traffico e viabilità, con le relative problematiche di inquinamento, siano connessi con la salute dei cittadini". Dopo la complessa fase di elaborazione e la firma odierna, dal gennaio 2007 si passerà all’applicazione del protocollo, con un occhio attento ad eventuali ripuntualizzazioni dell’operatività che dovessero rendersi necessarie. Primo atto sarà la riunione del gruppo tecnico con i soggetti nominati da ogni zona e dalla Usl 8, con il coordinamento della Provincia.

Lg/28.11.2006
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