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WWF: manifestazione nella capitale

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Per l’associazione il nuovo decreto, contestato dalle doppiette,
apre a conoscenza della biodiversità in Europa

Ecco il commento ironico del WWF alla notizia della sfilata di doppiette prevista domani: “Un’occasione per i cacciatori per conoscere una bella città d’arte, anzi, li invitiamo numerosi a restare anche nel weekend così lasceranno in pace gli animali che rischiano di essere impallinati già da sabato prossimo, almeno in quelle regioni dove è stato dato il via libera alla caccia contravvenendo con i principi delle direttive che proteggono in tutta Europa gli uccelli migratori”.

Ironia a parte il WWF ritiene che l’adeguamento alle norme europee, giunto dopo anni di deroghe e violazioni con l’approvazione del decreto legge sulle ZPS di agosto, fortemente contestato dai cacciatori, sia stato un atto dovuto da parte del nostro paese.

“Finalmente un passaporto europeo anche per l’Italia a tutte le specie migratorie ed un riconoscimento di quelle aree fondamentali per tutelare la biodiversità in Europa. Se l’Italia non avesse fatto così avremmo aggiunto altre infrazioni aumentando così il nostro ‘debito’ da violazioni delle norme comunitarie che da anni accumuliamo inseguendo gli interessi di pochi – ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia.

Secondo un recente Rapporto del WWF sulla Rete Natura 2000, che analizza gli oltre 500 Siti di Protezione Speciale e gli oltre 2250 Siti di Importanza Comunitaria, risulta che il 9,8% del territorio nazionale ricade nella perimetrazione delle sole ZPS. Complessivamente il territorio che l’Europa ci chiede di proteggere da attività dannose per la biodiversità, come la caccia, è pari a circa il 19% dell'intero territorio nazionale (dati febbraio 2006). Inoltre molte di queste aree ricadono già in zone tutelate da Parchi nazionali, regionali o da Riserve naturali dove vige l’off limits alla caccia. La questione del divieto posto dall’ultimo decreto del Ministero dell’Ambiente è dunque un ‘falso problema’ per chi vuole praticare l’attività venatoria.

“L’Italia ha ora un’occasione d’oro e non deve perderla inseguendo i capricci di una minoranza che ha già l’assurdo privilegio (tutto italiano) di poter entrare nei terreni altrui senza il permesso del proprietario in virtù di una vecchissima legge – ha continuato Pratesi – le Zone di Protezione Speciale sono un patrimonio di biodiversità da conoscere e da difendere. Sebbene i cacciatori siano tenuti per primi ad informarsi su quali territori è consentito sparare, come prescrive la legge ricalcando ciò che avviene anche in altri contesti come la nautica da diporto, l’adeguamento a questa novità va sostenuto e incoraggiato. Siamo dunque pronti ad affiancare le amministrazioni regionali in campagne informative per aiutare cittadini, cacciatori e non, ad apprezzare al meglio questa costellazione di aree da proteggere”.

Purtroppo alcune Regioni ’irriducibili’ hanno dato il via libera ai cacciatori fin da sabato prossimo: apre così, secondo una prima stima del WWF, la caccia almeno in Abruzzo, Basilicata, Campania, Marche, Umbria, Sicilia, Toscana, Veneto. Il WWF ricorda che anche in queste regioni non è consentito cacciare nelle ZPS ma che queste preaperture sono comunque una cattiva applicazione delle indicazioni che l’Europa fornisce agli stati in materia di uccelli migratori che andrebbero tutelati nel periodo migrazione e riproduzione In allerta dunque le centinaia di Guardie volontarie venatorie del WWF che presidieranno soprattutto le aree più delicate, come le valli bresciane, lo stretto di Messina, le zone umide lungo le coste tirreniche e pugliesi e la Laguna veneta. Le Guardie delle associazioni non sono le uniche preposte a questo compito ma affiancano il lavoro delle Guardie del Corpo Forestale e delle Guardie provinciali, organi di polizia preposti alla sorveglianza e obbligati a multare i cacciatori che da sabato non rispetteranno il nuovo decreto del Governo.

Articlolo scritto da: WWF Italia