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A scuola con Piero

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AREZZO – Si è concluso il progetto didattico organizzato dal Comune di Arezzo, in collaborazione con il Fondo per l’Ambiente Italiano, con la premiazione all’auditorium Montetini degli alunni delle scuole primarie del territorio aretino che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa
Due i laboratori effettuati dai bambini: il primo era l’atelier “Dal silenzio alle voci” che consisteva nell’inviare un elaborato, frutto di un lavoro collettivo, dal tema “Le storie di Piero della Francesca raccontate da un punto di vista speciale”. Ciascuna classe partecipante doveva scegliere una sola scena del ciclo della Vera Croce e riportarla dall’ottica di un personaggio del dipinto, umano, animale o inanimato.
Il secondo concorso era riservato ai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado che si sono cimentati nella “Intervista impossibile con Giovanni Bacci”. Ogni classe poteva inviare un solo elaborato in forma di pezzo giornalistico dove il giornalista che poneva le domande era la classe nel suo insieme mentre lo storico committente degli affreschi di Piero dava le sue risposte.
Per il concorso “Dal silenzio alle voci”, il primo premio ex-aequo è andato alle classi V° A e V° B della scuola primaria Convitto Nazionale di Arezzo di Arezzo. Le due classi, sotto la guida degli insegnanti Maria Fabbroni e Marcello Bufalo, hanno lavorato con originalità, rispettivamente al simbolo della croce della scena dell’Esaltazione e al personaggio di Cosroe della scena della famosa battaglia contro Eraclio. Un premio speciale è stato poi assegnato dalla giuria alla classe III° della scuola primaria di Pratantico per il lavoro compiuto su un personaggio inanimato: il duomo di Gerusalemme-Arezzo. Insegnanti Manuela Caidominici e Paola Fracassi.
Per quanto riguarda il secondo tema, quello dell’intervista impossibile a Giovanni Bacci, è stato assegnato il primo premio alla V° A della scuola primaria di Pratantico, la quale sotto la guida degli insegnati Mara Marraghini e Lucia Batani ha rilevato consapevolezza dei fatti storici e spontanea rielaborazione di scene, ambienti e personaggi.
Impegno coniugato al divertimento, queste le due caratteristiche messe in campo dagli alunni nel partecipare a questa esperienza: un “Sì” corale e convinto è stata la risposta alla domanda dell’assessore Donella Mattesini: “Lo rifareste”?