AREZZO – Dichiarazione di Ulisse Domini, Presidente della Commissione Bilancio e Partecipazioni: "La conclusione del lavoro della Commissione tecnica è in grado di riportare il tema della gestione del ciclo idrico nel suo naturale ambito. Alcuni punti sono stati chiariti, qualora ce ne fosse ancora bisogno, in modo inequivocabile. Intanto l’unica strada giuridicamente percorribile è quella del recesso unilaterale che aprirà, a sua volta, la strada ad un contenzioso che appare difficilmente definibile sia nei tempi che nei costi per le pubbliche amministrazioni.
Quantificabile è invece il costo del riscatto. L’Aato 4 e quindi i comuni dell’Ambito sarebbero chiamati a sborsare, a seconda delle ipotesi formulate dagli esperti, da un minimo di 178 milioni ad un massimo di 271 milioni di euro. La quota per il Comune di Arezzo andrebbe da 56 a 87 milioni di euro.
E’ quindi evidente che la discussione sulla ripubblicizzazione del servizio idrica era e rimane un’ipotesi puramente teorica.
Ritengo che gli sforzi degli enti locali e del Comune di Arezzo in particolare, si debbano quindi concentrare su obiettivi realizzabili quali un maggior ruolo di programmazione e di controllo, una forte spinta agli investimenti per migliorare la qualità del servizio. E, infine, ad una forte attenzione nei confronti delle utenze deboli. E in questo senso è molto positiva la decisione recentemente assunta dall’Aato 4 di dimezzare automaticamente le tariffe per le fasce debole, cioè di quegli utenti che hanno un reddito Isee eguale o inferiore a 8.030 euro all’anno."