Home Attualità Ancora sopra il milione le presenze turistiche in Arezzo

Ancora sopra il milione le presenze turistiche in Arezzo

0
Ancora sopra il milione le presenze turistiche in Arezzo

AREZZO – Un milione e novantatremila turisti hanno visitato la provincia di Arezzo nel 2006. Per la seconda volta si è superato il milione di presenze. I dati sono stati presentati alla presenza del Presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli del Vicepresidente della Camera di Commercio Franco Scortecci, dell’Assessore Provinciale al Turismo Emanuela Caroti, del Direttore dell’APT Fabrizio Raffaelli e dell’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo Camillo Brezzi sono stati presentati i dati turistici dell’anno 2006 per l’intero territorio provinciale. I dati a consuntivo dell’anno 2006 evidenziano una sostanziale conferma positiva del settore turistico aretino. "In provincia di Arezzo – ha spiegato l’Assessore al Turismo della Provincia Emanuela Caroti – la crescita è stata abbastanza considerevole e leggermente superiore rispetto a quella stimata a livello nazionale ed a livello regionale: le presenze totali aumentano di oltre 8 punti percentuali e la crescita riguarda sia il turismo estero (+10,28%), sia quello nazionale (+6,47%); in particolare per la provincia di Arezzo la crescita è stata evidente anche per il settore alberghiero (+7,55%) anche se la ricettività complementare continua quel livello di crescita degli anni precedenti a ritmi abbastanza sostenuti (+9,18% nel 2006). Ancora oggi i risultati ottenuti in provincia di Arezzo dimostrano la vitalità di questo settore e indicano i nostri territori e le nostre imprese fra le più dinamiche a livello regionale." Molto soddisfatto anche il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli: "il trend positivo registrato negli ultimi 7 anni trova ulteriore forza nei risultati dell’anno appena concluso con la crescita generale sia degli arrivi che delle presenze turistiche, il rafforzamento della componente straniera e la crescita continua dei flussi registrati presso le strutture extralberghiere." Per il vicepresidente della Camera di Commercio Franco Scortecci, i dati evidenziano anche una crescita della cultura dell’accoglienza che coinvolge sia gli operatori privati che i soggetti pubblici. "E’ chiaro- ha continuato Scortecci – che vi è ancora molto lavoro da fare per imporre ad Arezzo e provincia una cultura turistica avanzata, siamo in ritardo sulla viabilità, sul numero delle strutture, sui collegamenti, ed anche sulla formazione, ma la strada intrapresa è quella giusta". L’Assessore alla Cultura del Comune di Arezzo Camillo Brezzi ha espresso soddisfazione per i dati molto positivi che riguardano la città capoluogo che cresce di oltre il 3%, "seppur al di sotto delle sue potenzialità". Oltre a ciò, ha affermato Brezzi, "sarebbe interessante conoscere ed analizzare il dato del turismo ‘mordi e fuggi’. Questo elemento del mercato turistico ad oggi non è noto anche se rappresenta una fetta importante del settore. Una conoscenza più approfondita presenterebbe sicuramente elementi interessanti e darebbe una dimensione ancor più completa e positiva del mercato turistico cittadino." Brezzi ha anche lanciato l’idea di dare vita ad un osservatorio permanente sul turismo "in maniera tale da valutare meglio questo segmento ed essere in grado di attivare azioni più efficaci." La durata media dei soggiorni effettuati a livello provinciale è di 2,85 giorni, sostanzialmente stabile rispetto al dato registrato per lo stesso periodo del 2005. Il Valdarno, con circa 4 giorni di media, rappresenta l’area dove i turisti si soffermano per più tempo; seguono Cortona, il Casentino e l’area della Valdichiana, con una permanenza media intorno ai 3 giorni. Infine il direttore dell’Apt Fabrizio Raffaelli ha messo in evidenza la vivacità del mercato straniero. Nel 2006 il peso del turismo estero si è ulteriormente rafforzato, arrivando ad incidere per il 48,40% delle presenze complessive (era del 41,50% nel 2000) Si registra una ulteriore e forte crescita della domanda straniera che supera il 10% di incremento.