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Anghiari, città dell’autobiografia

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ANGHIARI (AR) – Keith Richards, Genesis, Patty Pravo, Laura Pausini, Sting, Bob Dylan, Gianni Morandi… sono solo gli ultimi nomi noti rimasti colpiti dalla voglia di raccontarsi, di scavare dentro di sé, accomunati al desiderio di riannodare i fili della propria storia personale, consapevoli dell’importanza di riuscire ad interrogarsi su se stessi.
Nomi famosi, certo, ma che costituiscono solo la punta di un iceberg formato da una moltitudine di persone che, dal 31 agosto al 2 settembre prossimo, si incontreranno ad Anghiari in occasione del II Festival nazionale Città e Paesi in racconto. Narratori per diletto.

Il Festival, giunto alla seconda edizione, organizzato dalla Libera Università dell’Autobiografia, in collaborazione con il comune di Anghiari e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con il patrocinio della Regione Toscana e della provincia di Arezzo, costituisce ormai un appuntamento importante per il mondo della scrittura. Nei tre giorni del Festival si danno appuntamento non solo scrittori per diletto – autori di autobiografie, pubblicate in proprio o da piccole case editrici – ma case editoriali stesse, oltre a studiosi che si occupano di infanzia, adolescenza ed età matura e le realtà istituzionali e territoriali (enti locali, biblioteche, associazioni) che hanno favorito e promosso ricerche e stampe di opere che valorizzano la memoria: autobiografie, poesie come ricordo e scrittura di sé, raccolta di testimonianze e storie di vita, esperienze formative e didattiche.

La manifestazione, ideata come momento pubblico della Libera Università dell’Autobiografia – che, nel 2008, giungerà al suo decimo anno di attività formativa e culturale e che costituisce il felice quanto significativo frutto dell’incontro tra Saverio Tutino, già fondatore dell’Archivio Diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano e Duccio Demetrio, professore di pedagogia generale e di educazione agli adulti presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca – intende, quindi, dare visibilità a città, paesi, gruppi e associazioni che si sono distinti nella valorizzazione del racconto e del ricordo di singoli o di comunità attraverso varie forme di scrittura e di espressione, per giungere ad una rappresentazione collettiva della realtà locale anche attraverso mnemoteche, musei e laboratori della memoria.

Verrà dato, pertanto, rilievo ai narratori per diletto, con l’intenzione di nobilitare donne, uomini, giovani ed anziani che, pubblicando i loro testi, sentono in sé vocazioni narrative, valorizzando la memoria come componente della vita e la scrittura come supporto indispensabile alla cultura del nostro tempo.

“Il nostro territorio non è solo ricco di bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche, ma anche di memoria – afferma il Presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli. Per questo è importante che proprio qui nascano esperienze legate all’autobiografia come quella di Anghiari, nella consapevolezza che raccontare di se sia anche un modo per parlare non solo della propria storia, ma anche del proprio territorio e della propria comunità”.

"Il tempo oggi ha assunto una dimensione molto particolare. Il passato viene liquidato come qualcosa di inutile e di vecchio, il futuro viene vissuto come lontano, dai contorni indefinibili: rimane solo il presente, l'immediatezza dell'attimo che, nel momento stesso in cui viene enunciato, è già passato" – sottolinea Danilo Bianchi, sindaco di Anghiari.

"E allora come costruire la nostra storia? Anghiari, da vari anni, prova a dare la sua personale risposta a questa domanda: credendo nella costruzione di una comunità di relazioni. Una comunità capace, quindi, di vedere nell'individuo – consapevole della propria appartenenza – una grande risorsa e nella relazione di riconoscimento della diversità dell'altro il modo per costruire una relazione, ovvero una comunicazione, ovvero una storia.

La nostra comunità di Anghiari è molto grata alla Libera Università dell'Autobiografia per la sensibilità dimostrata e per averci insegnato a scavare dentro di noi, alla ricerca delle nostre radici, delle origini e per averci dato il senso della nostra piccola storia che poi, altro non è, che un granello della grande Storia che chiama ciascuno di noi ad essere protagonista della sua vita – conclude il sindaco.

“La narrazione e la scrittura della propria e altrui vita stimola persone a comporre le pagine del rapporto con se stessi, con la propria famiglia, con gli eventi della storia, anche e soprattutto locale, con altre persone restituendo al tempo gli elementi (passato, presente, futuro) che ne definiscono lo spessore – spiega Stefania Bolletti, vicepresidente della Libera Università dell’Autobiografia.

“Una sorta di libro che parte dal soggetto per aprire al collettivo, dal privato per giungere al politico, le cui pagine vengono scritte dagli stessi protagonisti in una sorta di dialogo trai soggetti delle diverse generazioni. In esse è possibile rintracciare, non solo sviluppo esistenziale di singoli soggetti ma anche le costruzioni sociali e culturali che hanno costruito l’identità personale e collettiva di noi come gruppo culturale. Queste storie, apparentemente lontane dai grandi avvenimenti economico-politico-militari, considerate minori e che i libri di testo non riportano non sono per questo meno importanti. Sono le storie che tessono la quotidianità della vita dei paesi e contribuiscono a trasformarli. Sono i racconti di vita che diventano testimonianza del passaggio tra ciò che era e ciò che è oggi un luogo, la sua gente; tra ciò che si è trasformato e mantenuto”.

Conclude Bolletti, affermando che “profonde ed importanti sono dunque le immagini dei luoghi, le esperienze di chi ci ha preceduto al mondo, come pure le nostre; recuperare una conoscenza della gente e del luogo in cui si vive diviene allora un modo per conoscere la tradizione come orizzonte che guida la nostra comprensione del mondo, come elemento che ha contribuito alla nostra costruzione come persone portatrici di una identità culturale”.

Il tema scelto per questa seconda edizione è: “I luoghi e le stagioni della vita: infanzia, giovinezza, età matura e anziana”.

I testi presentati saranno compresi in quattro sezioni a seconda della tipologia del testo:

a) autobiografia in prosa;

b) testi poetici a sfondo autobiografico;

c) raccolte di testimonianze biografiche e autobiografiche;

d) esperienze formative e didattiche.

Tutti i testi presentati, verranno vagliati dai collaboratori scientifici e dai consulenti scientifici della Libera Università dell’Autobiografia e, successivamente, presentati nei vari momenti della manifestazione.

Nel ricco programma, da segnalare alcuni eventi speciali:

il 31 agosto, alle 17, Omaggio a Lalla Romano nel centenario della nascita con Antonio Ria, Duccio Demetrio e Paolo di Paolo; alle 21, l’apertura dei Cenacoli letterari sulla filosofia, la poesia, la psicoanalisi della scrittura, il viaggio.

Sabato 1 settembre, alle 18.30, il popolare cantautore Nanni Svampa presenterà la sua autobiografia e alle 21 vi sarà uno spettacolo teatrale realizzato nell’ambito del Progetto La Plata con la Compagnia dei Ricomposti per la regia di Andrea Merendelli.