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Atam: queste le ragioni della cessione alla Lfi

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Atam: queste le ragioni della cessione alla Lfi

AREZZO – “Corretta, necessaria ed utilissima per la città”. Questo il commento del Sindaco Fanfani sull’operazione Atam – Lfi. L’assessore Marconi puntualizza le cifre: “il ‘ramo’ del trasporto pubblico determina in Atam, ogni anno, la perdita di 1.837.00 euro. In cinque anni si arriva a 9 milioni di euro e per lo stesso periodo la valutazione complessiva delle perdite future attualizzate è di 2.900mila euro”. Sono perdite determinate esclusivamente dal ramo trasporti.
“Chi contesta l’operazione – afferma ancora il Sindaco Fanfani – dovrebbe spiegare perché la comunità aretina dovrebbe farsi carico di queste perdite quando potrebbe, invece, veder utilizzate queste risorse per altri investimenti. Stiamo parlando del 2% del bilancio comunale e, teoricamente, di 1 punto percentuale dell’addizionale Irpef. E, soprattutto potrebbe avere servizi migliori senza farsi carico di questi deficit”.
Il Comune con Fanfani e Marconi ed Atam con il Presidente Falsini sottolineano i risultati dell’operazione per la città e per i lavoratori: “non ci sarà alcuna diminuzione dei servizi. Anzi, la razionalizzazione tra i nostri e quelli di Lfi permetterà un loro miglioramento, sia qualitativo che quantitativo. I problemi occupazionali sono totalmente ed assolutamente inesistenti: i dipendenti Atam conserveranno non solo il posto di lavoro ma anche tutti i diritti acquisiti. Infine garantiamo un futuro a questa realtà che se rimanesse isolata non riuscirebbe certamente ad essere competitiva nelle gare del 2010 per l’affidamento del trasporto pubblico locale”.
Per Comune ed Atam non ci sono quindi dubbi: la scelta che arriverà il 28 novembre in Consiglio comunale garantisce i servizi, l’occupazione, il controllo pubblico. “Non dimentichiamo – sottolinea il Sindaco Fanfani – che siamo di fronte ad una sorta di ‘traslazione’ tra aziende pubbliche. La Lfi ha infatti un capitale che è per il 70% pubblico e che il Comune è il maggior azionista di questa compagine pubblica. Inoltre sarà sempre il Comune, insieme alla Provincia, a stabilire linee e strategie del trasporto pubblico. La cessione del ramo d’azienda ha conseguenze esclusivamente sul piano aziendale ma non produce alcun effetto né sull’affidamento del servizio effettuato dal consorzio Etruria Mobilità (del quale fanno parte sia Atam che Lfi) né su quello della titolarità delle funzioni pubbliche in materia di trasporto urbano che rimangono di esclusiva competenza del Comune di Arezzo”.
E mentre si prepara un futuro migliore per il servizio di trasporto, si lavora anche per il futuro dell’Atam liberata dagli oneri derivanti dal Tpl. “l’azienda – ricorda Marconi – rimarrà proprietaria di tutti gli immobili dove attualmente ha sede ed avrà una considerevole disponibilità finanziaria. L’Atam nel suo complesso viene infatti valutata circa 3 milioni di euro al netto del Tfr dei dipendenti. E questa azienda non si occuperà solo della gestione dei parcheggi ma anche di altre attività connesse alla mobilità”.