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Baldi: ‘Fanfani manda l’Atam fuori starda’

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Baldi: ‘Fanfani manda l’Atam fuori starda’

AREZZO – Dichiarazione di Baldi: "Siamo contrari all’unificazione Lfi-Atam e al confluire nell’unica Società di Trasporti del Sud della Toscana. Siamo contrari a questa pratica del tutto antisussidiaria con l’unico obiettivo della spartizione del potere politico ed economico.
In tale progetto non c’è razionalizzazione, non c’è neppure l’ombra dello spirito di servizio verso i cittadini che deve essere alla base delle missioni delle aziende pubbliche. Anche portare il potere decisionale fuori dal nostro territorio è un grave errore perché in tal modo le decisioni saranno solo tecniche – economiche e la città non potrà mai più incidere sulle scelte, con grave danno per la collettività e per le esigenze dei più deboli e delle zone più marginali del comune.
Razionalizzazione e risparmio vanno perseguiti attraverso altre strade. Ad esempio con una società consortile regionale che non si occupi delle gestioni specifiche, ma che possa concentrarsi, in forza del numero dei soci, sull’abbattimento dei costi delle singole aziende. Una società d’ottimizzazione che, aprendo i propri servizi anche alle imprese private di trasporto di persone e cose, consenta maggiori opportunità di sviluppo per l’intero territorio.
Ancora una volta la vicenda dimostra l’abilità del centrosinistra di gestire tutto nel solo interesse della propria casta di potere. Ogni proposta che giunge da quella parte è sempre rivolta al consolidamento politico-burocratico-economico della sinistra toscana. Da sempre dimostrano che il servizio al cittadino non è la vera missione dei loro progetti, alla faccia dei cittadini-utenti e dei lavoratori delle società che pongono in trasformazione. Non è bastato regalare la nostra acqua ai francesi, adesso svendiamo i nostri trasporti a chissà chi.
L’Atam non può scomparire perché questo lo decide la sinistra fiorentina, e nemmeno può portare la croce sulle spalle dell’incapacità della politica locale di gestire i trasporti cittadini. L’Atam è un’azienda che ha storia, tradizione, qualità professionali ed umane e costituisce un’importante patrimonio del nostro territorio. Se oggi la perderemo non la potremo mai più riavere.
La soluzione ai problemi dell’azienda non può avvenire attraverso il suo smantellamento. Questo sarebbe funzionale solo ai dictat politici che la sinistra regionale impone ai propri vassalli aretini. Lo smantellamento non può essere la risposta alle esigenze specifiche dei nostri cittadini che chiedono migliori servizi e contenimento dei loro costi."