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Burzi e Alberati sul podio della ‘Granfondo delle Bandite’

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Burzi e Alberati sul podio della ‘Granfondo delle Bandite’

MOTEMURLO – Non è stato per la nostalgia delle vacanze passate al mare che il KONA TOP RACE BANELLI si è schierato al via con quattro suoi atleti alla prima edizione della “Granfondo delle Bandite”, ma per essere protagonista nello scenario fantastico del territorio delle Bandite di Scarlino.
La bella giornata di fine estate ha illuminato la macchia mediterranea che si affaccia sul golfo di Follonica e la baia sabbiosa di Cala Violina, una delle più belle d’Italia, ma tutte queste “piacevoli distrazioni” non hanno condizionato la voglia di pedalare forte di Paolo Alberati, di uno stupendo Milo Burzi e delle “rocce” Gianluca Galardini e Simone Tronconi.
I quattro hanno concordato e messo in atto il forcing iniziale lungo la strada sterrata lungo costa che conduce a Cala Violina con l'intento di provare a mettere in difficoltà Mirco Balducci, che ha poi vinto la granfondo.
Con una grande gara, un generoso Milo Burzi ha ritrovato il suo consueto smalto, in tante occasioni quest’anno appannato da problemi fisici e sfortuna, l’aretino ha cercato di tenere il ritmo del due volte Campione Italiano Marathon che sulla prima salita ha però fatto valere la sua superiorità che gli ha poi consentito di giungere al traguardo, situato nel centro del paese medioevale di Scarlino, in solitaria.
All’arrivo facevano festa sia Burzi che Paolo Alberati, secondo e terzo assoluto, che sul podio stringevano nel mezzo Balducci, decimo assoluto il livornese Simone Tronconi, conquistava il quinto posto di categoria, rimanendo al di sotto delle due ore di gara, la 16ª posizione assoluta fruttava invece a Gianluca Galardini per la quarta volta nella stagione, la posizione d’onore della sua categoria.

Non ha goduto della bella giornata toscana Luca Olivetti che è invece rimasto nel suo Piemonte in uno scenario naturalistico molto diverso, dove i vigneti l’hanno fatta da padrone, quelli dell’omonimo vino Lessona DOC proviente dalle uve del vitigno Nebbiolo che dopo due anni di invecchiamento esprimerà il suo colore rosso granato, il suo sapore asciutto e il suo piacevole e persistente retrogusto.
I sentieri e i saliscendi delle colline biellesi, prive di lunghe salite hanno costretto “in difesa” il Master 4 torinese, che in questo finale di stagione ha lasciato i due figli alla moglie, Roberta Gasparini, che invece la stagione l’ha già conclusa dopo 16 gare, tra granfondo e marathon.
Quarto di categoria, Luca ha difeso la posizione e attende altre possibilità di ripetere i podi di Bardonecchia, Bibbiena, Fanano e soprattutto la vittoria del “Tour dell’Assietta”.