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Bus e metro ancora bocciati per qualità e comfort

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Bus e metro ancora bocciati per qualità e comfort

ROMA – “Spendiamo troppo per muoverci male. I cittadini, costretti ad adoperare meno l’automobile a causa dei costi troppo elevati, ma privi di alternativa nei mezzi pubblici, non riescono più a soddisfare il loro fabbisogno di mobilità”. Il Presidente dell’ACI, Franco Lucchesi, nel commentare i risultati del XV Rapporto ACI- Censis presentato oggi, ha rinnovato l’allarme sugli effetti di una politica miope, che prende in considerazione gli automobilisti solo quando si tratta di tassarli. “Di fatto – ha osservato Lucchesi – i cittadini continuano a diminuire l’uso della loro auto a causa dei costi di gestione che si mantengono troppo elevati (oltre 3.600 euro l’anno per ogni auto), tanto che, tra il 2003 ed il 2006 i chilometri percorsi sono calati di quasi il 20 per cento (da 21 a 17mila)”.
Al mezzo privato, però, continuano a non esserci valide alternative, dal momento che il 40% degli automobilisti – secondo i dati del Rapporto – si rifiuta categoricamente di usare il mezzo pubblico, ritenuto poco confortevole e incompatibile con le esigenze individuali. “Le campagne di sensibilizzazione e gli appelli a favore del trasporto pubblico – ha rilevato Lucchesi – sono inutili se non si traducono in un piano concreto di investimenti, così come l’ACI da anni chiede”.

“Ad aggravare ulteriormente la situazione – ha concluso il Presidente dell’ACI – c’è infine il fatto che il Rapporto ACI-Censis mette in luce l’invecchiamento progressivo dell’Italia al volante, che determina nuove forme di consumo della mobilità individuale, più adatte ad una popolazione le cui esigenze crescono. Ne deriva una domanda di auto sempre più confortevoli e maneggevoli, con il conseguente innalzamento degli standard qualitativi del mezzo privato, che renderà sempre più difficile il recupero da parte del mezzo pubblico”.