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L’Italia invecchia al volante

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L’Italia invecchia al volante
automobili

ROMA – Si modificano gli stili di guida e di vita del popolo automobilista perché cresce la componente più saggia e matura. Si consolida la domanda di auto più comode e con cambio automatico. Verso una segnaletica più grande e più luminosa.

Gli over 65 che usano l’auto sono e saranno sempre di più. Cambiano gli stili di guida e di vita. Usiamo meno l’auto, percorriamo meno chilometri e si consolida la domanda di auto più comode, maneggevoli e con il cambio automatico, e di una segnaletica più grande e più luminosa.
Tutto a favore degli “over 65” il confronto a distanza con gli under 30. La componente più matura e saggia dell’Italia a quattro ruote risulta, infatti, più prudente, più rispettosa delle regole, più attenta all’ambiente, più capace di adattarsi e anche più disposta a rinunciare al mezzo privato (naturalmente in presenza di alternative davvero efficaci). I giovanissimi si prendono un’unica rivincita in saggezza: il rapporto con Internet. Per 4 su 10, infatti, può dare un contributo decisivo alla riduzione degli spostamenti privati.
Sono queste le principali linee di tendenza del nostro sistema mobilità, così come rilevate dal XV Rapporto ACI-Censis, presentato questa mattina a Roma dal Presidente dell’ACI, Franco Lucchesi, e dal Segretario Generale del Censis, Giuseppe De Rita.

Come siamo e come saremo
Se nel 2006 gli italiani con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni sono 7.900.630, nel 2051 saranno appena 5.563.367, cioè subiranno una riduzione del –29,5%. Nello stesso tempo, gli over 65 (l’unica fascia d’età destinata ad aumentare) passeranno dagli attuali 10.847.015 a 17.178.541, facendo registrare un incremento del +58.3%.
E’ del tutto evidente che i nuovi equilibri demografici modificheranno profondamente la mobilità privata, sviluppando una domanda di trasporto privato verosimilmente orientata verso consumi frenati.
Tuttavia l’approccio alle 4 ruote degli over 65 sarà più simile a quello che si registra, oggi, tra i 45 e i 65 anni piuttosto che a quello di giovanissimi o fasce intermedie, per effetto del prolungamento della vita attiva, che renderà lo stile di vita di un 75enne simile a quello che attualmente manifesta un 65enne.

Come ci muoviamo? Domina l’auto, in calo i mezzi pubblici, ma la passeggiata…
Anche tra gli over 65 l’auto è il mezzo più usato. Per gli spostamenti ricorrenti la scelgono ben l’80,4%, solo sei punti in meno degli under 30 (86,3%). Mentre nel ricorso ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani gli ultrasessantacinquenni risultano in leggero vantaggio (35.9%, contro il 33.4% dei giovanissimi), sul fronte delle due ruote, ovviamente, non c’è lotta: 37.8% nella fascia 18/29 anni, 1%, in quella 65 e oltre, che torna a distanziare i più giovani quando si tratta di muoversi a piedi: 20,3 contro 16,5 per cento.

E’ interessante rilevare come, in valori assoluti, la passeggiata diventi la prima alternativa alle 4 ruote e, in considerazione dell’invecchiamento della popolazione, potrebbe addirittura diventare una prassi dominante. Il trasporto pubblico urbano, invece, utilizzato solo dal 23.0% dei pentiti dell’auto, registra, rispetto al 2004, una significativa flessione: -8.4%. Tra i motivi: scarso comfort dei veicoli (39.7%), carenza dei collegamenti (34.6%) orari delle corse incompatibili con le esigenze degli utenti (27.3%). Quasi quattro automobilisti su dieci dichiarano di non volerne sapere dei mezzi pubblici e che nulla riuscirebbe a fargli cambiare idea.

Perché ci muoviamo? Lavoro, soprattutto. Seguono acquisti e spesa
Over 65 in grande evidenza anche nella tabella che analizza i principali motivi dei nostri spostamenti quotidiani. Se, infatti, il lavoro resta saldamente al primo posto (65,1%), sono proprio i più anziani a sostenere il carico maggiore (35,5%, contro il 12,7% degli under 30) di quella che è la seconda causa di spostamento (acquisti e spesa) e, inoltre, sono sempre loro a occuparsi, quasi totalmente, del disbrigo delle pratiche burocratiche presso le P.A.: 17,2%, rispetto al 4,1% della fascia 18/29 e all’8% della fascia 30/64 anni.

E quando si tratta di modificare l’agenda a causa del traffico o delle difficoltà di parcheggio, gli over 65 sono quelli che se la cavano meglio di tutti: il 75,4% (ben 5 punti percentuali più della media) riesce, infatti, a non doverla modificare mai.

E sono ancora loro, gli ultrasessantacinquenni, i più disposti (naturalmente in presenza di alternative reali) a rinunciare all’auto privata: 43,1%, ben 8,3 punti percentuali sopra la media e quasi nove in più rispetto agli under 30.

Nel confronto con gli under 35 i più forti consumatori di mobilità a quattro ruote, gli over 65 appaiono decisamente più oculati anche nella frequenza d’uso. Il 32,6% dichiara di usare meno l’auto rispetto al passato, mentre nella fascia 18/34 anni questa percentuale si riduce a quasi un terzo: 11,4%.

Ma come si giudicano questi super-ultrasessantenni?
Il 46,4% ritiene che le proprie abilità alla guida siano rimaste immutate rispetto al passato e il 12,8% si percepisce addirittura come più abile. Soltanto 4 ultrasessantenni su 10 ritengono che le proprie capacità/abilità siano state deteriorate dall’età. E’ soprattutto la capacità visiva quella che risente negativamente dell’avanzare dell’età. Ne lamentano il deterioramento 5 ultrasessantenni su dieci. Mentre per l’abilità uditiva la percezione dell’alterazione appare più contenuta.

Che auto vogliono? Più maneggevoli, più comode, con cambio automatico e computer di bordo
L’invecchiamento della popolazione produrrà una battuta d’arresto dei consumi di mobilità privata, ma non genererà una frenata nel mercato dell’auto. Anzi, nella fascia di età dai 55 ai 64 anni, il Rapporto registra una propensione all’acquisto più spiccata della media, segnalando l’esigenza di vetture più adattate al nuovo stile di vita: auto più maneggevoli (46,4% degli intervistati) e più comode (37,6%), dotate di cambio automatico (23,2%) e computer di bordo (11,2%).

E che segnaletica? Più grande e più luminosa
Secondo il 47,9% del campione è necessario predisporre segnali stradali più grandi e in generale più segnaletica di orientamento e indirizzo. Gli uomini sottolineano l’esigenza di una segnaletica più grande e maggiormente luminosa, le donne sollecitano una più diffusa segnaletica tabellare.

Sicurezza: “over 65” battono “under 35” 14 a 0!
Sebbene il numero di incidenti e feriti diminuisca (grazie alla patente a punti che induce alla prudenza 7 automobilisti su 10, ma anche all’innalzamento dell’età che rende più rispettosi delle regole) la situazione sicurezza appare ancora preoccupante. Non solo le trasgressioni sono ancora troppe, ma le più gravi – quelle che mettono a rischio l’incolumità altrui – risultano le meno sanzionate.
In questo quadro poco confortante il confronto tra over 65 e under 35 in materia di sicurezza è tutto a favore dei primi, che infliggono una sonora batosta ai più giovani in quanto a prudenza, responsabilità e rispetto del Codice della strada, dimostrando comportamenti decisamente più saggi e virtuosi in tutte le quattordici infrazioni monitorate. Se tra i 18 e i 34 anni, infatti, addirittura il 40,6% degli automobilisti infrange i limiti di velocità, oltre i 65 anni questa percentuale precipita al 13,2; passaggio col rosso e inversioni a U crollano, rispettivamente, dal 19,3 al 3,5% e dal 22,9 all’1,6%; il 23,1% degli under 35 usa il cellulare senza il viva voce, contro gli 8,9% degli over 65, mentre solo 12,4% dei guidatori più anziani non allaccia la cintura di sicurezza, contro una percentuale quasi tripla (36,7%) dei giovani tra i 18 e i 34 anni.

Assicurazioni: altissimo gradimento per polizze collegate ai punti patente o ai chilometri percorsi
Su fronte assicurazioni la parola d’ordine è personalizzare. Plebiscitari, infatti, i consensi per polizze agganciate ai punti patente (88% intervistati) e a tariffe chilometriche (75,8%). In entrambi i casi gli over 65 si rivelano più saggi degli under 30: 91,2% rispetto a 87,2% l’accordo con le “polizze a punti”; 79 contro 74,6% quello con le “polizze chilometriche”.

Internet: solo qui under 35 più saggi degli over 65
In un solo caso gli under 35 si prendono la rivincita e risultano più saggi dei loro colleghi over 65: Internet! Il 48% dispone di un collegamento Internet a casa, contro il 27,5% degli ultrasessantacinquenni (il 47,3% dei quali, tuttavia, dichiara di collegarsi ogni giorno). Naturalmente i grandi utenti della rete sono concentrati nella fascia 18/34 anni, dove il 64% naviga tutti i giorni. E’ proprio questa frequentazione quotidiana che fa ritenere al 39,4% degli under 35 (con uno scarto del 13.0% rispetto alla media) il contributo della Rete “molto” e “abbastanza” decisivo per la riduzione degli spostamenti privati. Un dato importante, che evidenzia come per le nuove leve l’uso di Internet possa rappresentare un’alternativa reale agli spostamenti privati.