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Campi elettromagnetici: controllo e monitoraggio

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AREZZO – Un progetto nazionale sui campi elettromagnetici: lo ha realizzato l’Arpat ed i risultati per Arezzo sono positivi. L’assessore all’Innovazione Tecnologica Ilario Nocentini ricorda che “all’amministrazione comunale spetta il controllo degli aspetti edilizi relativi agli impianti di telecomunicazione mentre la vigilanza sulle emissioni elettromagnetiche viene effettuato dall’Arpat che ha effettuato un’analisi molto attenta nel nostro territorio. I risultati del monitoraggio, con dati analitici, sono consultabili nel sito del Comune insieme anche ai luoghi di posizionamento delle antenne e ai risultati delle verifiche fatte dall’Arpat fin dal 2000”.
La rete nazionale del monitoraggio sui campi elettromagnetici ha previsto 72 postazioni in Toscana e 18 ad Arezzo “dove le verifiche finalizzate alle stazioni radio base – commenta Rossana Lietti dell’Arpat – sono state effettuate per 2000 giorni con postazioni in terrazzi pubblici e privati e in abitazioni della città. I valori sono incoraggianti: nelle 108 campagne di 21 giorni ognuna, effettuate in questi due anni, non sono mai stati rilevati superamenti dei limiti di legge, che sono di 6 volt a metro”.
Nel Comune di Arezzo ci sono 60 stazioni dei vari gestori che hanno ottenuto le necessarie autorizzazioni preventive di Arpat, rilasciate sulla base delle normative Cee. Le emissioni elettromagnetiche vengono infatti calcolate in ogni progetto di nuova istallazione, alla massima potenzialità della stazione e se superano il 50% del limite imposto dalla normativa vigente, il gestore dovrà effettuare misure di collaudo in banda stretta dell’impianto entro 30 giorni dalla messa in aria del segnale della nuova stazione.
“La legge italiana attualmente esistente in materia – conclude Nocentini – classifica le antenne come opere di pubblica utilità e, come tali, viene sancito il diritto gli operatori di istallarle nei luoghi a loro più utili. Se i Comuni non individuano i siti richiesti, soprattutto nei centri storici, è possibile la trattativa privata tra operatori e cittadini che di solito va a buon fine come nel caso dell’antenna di Colcitrone. L’Amministrazione sta riscrivendo il regolamento Comunale su questa materia che non potrà risolvere alcuni dei problemi derivanti dalle norme nazionali, ma che terrà conto dei suggerimenti dei gruppi di lavoro che vogliamo attivare con i cittadini e con i soggetti interessati attraverso le Circoscrizioni”.