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Centro Affari e Convegni: non solo oro

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AREZZO – Il dibattito di questi giorni sulle strategie del Centro Affari è senz’altro un momento apprezzabile della dialettica tra le forze economiche di questo territorio.
Due elementi a nostro avviso vanno tenuti in considerazione: i tempi e il territorio.
Per quanto attiene ai tempi poichè come qualcuno ha sottolineato sono scaduti; se da un lato è possibile fare valutazioni strategiche dall’altro non si può radere al suolo una strategia che ha visto impegnate le più importanti categorie economiche e le istituzioni locali e regionali dentro e fuori il consiglio di amministrazione del Centro Affari, con momenti di dibattito a volte controversi, dove è stata ribadita, proprio da alcune categorie, la indispensabilità di questi investimenti.
In ordine al territorio : concentrare l’attenzione sul comparto orafo e sull’ingorgo di eventi di questo settore può non essere la lettura corretta della necessità di investire in questo polo fieristico e congressuale, così come individuato dalle politiche regionali che ne fanno uno dei tre poli toscani. Infatti, è per questo che la Regione Toscana finanzia il progetto, perché dietro vi è una strategia di lungo termine per la quale Arezzo e il Centro Affari sono stati scelti, grazie anche al lavoro delle istituzioni e delle categorie economiche, ne sono testimonianza tra le altre Agri@tour e Agrienergie.
E’ la forza del territorio, in tutte le sue componenti, che potrà e dovrà trovare le necessarie sinergie evitando posizionamenti di parte e del momento.
Questo crediamo che debba essere l’impegno di tutti, istituzioni comprese, in un momento dove ad un progetto voluto all’unanimità dalle forze economiche sono seguiti tutti i passaggi tecnici con pareri unanimi , un bando di gara europeo, che verrà aggiudicato a settembre.
Sappiamo che l’impegno economico è importante, siamo altresì coscienti che gli investimenti pubblici debbano essere ponderati con attenzione e che debbano scaturire da politiche attente e lungimiranti; riteniamo che questo sia stato già fatto e che ora la scommessa per tutti sia quella di lavorare per la migliore utilizzazione, a partire dalle risorse umane che verranno scelte, di questa struttura considerandola come elemento di rafforzamento e rilancio della nostra economia.
Pertanto, l’attuale confronto deve essere l’occasione per una attenta riflessione sugli strumenti e i metodi a sostegno del sistema economico.