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COINGAS: La posizione dello Sdi

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COINGAS: La posizione dello Sdi

AREZZO – “È già da alcuni mesi che il presidente della Coingas, nonché di Eta 3, ci abitua ad esternazioni che poi non trovano riscontro nelle altre parti coinvolte nel confronto, come ad esempio AISA, la quale sull’argomento non fa valutazioni di sorta.
Nell’ultima uscita ci dichiara (dopo avercela data per fatta da tempo) che rinuncia alla fusione con AISA e va verso altri lidi.
Non possono essere più consentite prese di posizione di manovratori autonomi dal confronto politico.
Da mesi, noi socialisti dello S.D.I. sosteniamo la necessità di un confronto, tra le forze politiche e nei gruppi di maggioranza, sui servizi per valutare come affrontare il problema della liberalizzazione di un mercato che sarà condizionato dai gruppi maggiori: non a caso in Toscana altre aziende si aggregano in difesa delle regole che la normativa impone .
Per questo motivo, da tempo l’azienda COINGAS è stata trasformata da consorzio di più Comuni a società per azioni, per facilitare le aggregazioni e non per far lievitare i compensi agli amministratori da 111.000 euro ai 230.000 del 2005. Fra l’altro questi costi, e altri all’interno dell’azienda, non si traducono in un pari aumento di capacità professionali tale da poterci tranquillizzare, visto che a gestire la futura COINGAS saranno gli stessi di prima, (nonostante le elezioni amministrative ad Arezzo) e vista la presa di posizione critica del sindacato C.G.I.L. le cui valutazioni sono state espresse dalla responsabile di settore, profonda conoscitrice dell’azienda, in grado di valutarla nei particolari e alla quale va il mio apprezzamento.
Credo quindi che non possiamo attendere oltre, abbiamo già perso del tempo prezioso.
Noi socialisti dello S.D.I. pretendiamo di essere coinvolti nelle decisioni del futuro dei nostri servizi e certamente vogliamo sapere per assicurarsi che i nostri patrimoni aziendali aretini trovino spazio in aggregazioni che ci garantiscano una continuità decisionale, perlomeno in concerto con altre aziende, la nostra forza patrimoniale e soprattutto tariffe contenute. Certamente non poteva garantire tutto ciò una semplice aggregazione aretina, come non ci garantisce l’holding toscana così come formulata agli albori. Ribadiamo quindi, come socialisti, la necessità di un confronto serrato e crediamo necessario sia doveroso, (considerati i costi che gli utenti pagano sul servizio idrico) inserire in una valutazione complessiva sui servizi locali anche la gestione delle acque, in vista della possibile verifica nel 2008”.