Home Politica Comitato interministeriale per la lotta alla pedofilia

Comitato interministeriale per la lotta alla pedofilia

0

ROMA – Con la prima riunione di ieri hanno preso il via i lavori del nuovo (Ciclope), presieduto dal Ministro delle politiche per la Famiglia on. Rosy Bindi.
Il principale obiettivo è la costituzione della Banca dati da istituire presso l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile.

Le amministrazioni coinvolte (Giustizia, Pubblica istruzione, Salute, Comunicazione, Solidarietà sociale, Affari esteri, Polizia postale, Pari opportunità, Innovazione tecnologica) saranno quindi tutte impegnate a fornire i dati a loro disposizione, nonché a dare indicazioni e suggerimenti utili per la predisposizione della Relazione annuale al Parlamento e del II Piano nazionale di contrasto e prevenzione della pedofilia.

Il percorso cominciato ieri prosegue con la costituzione di gruppi di lavoro che a breve porteranno, tra l’altro, anche all’adozione del regolamento relativo alla trasmissione delle informazioni legate all’utilizzo di carte di credito per l’acquisto di materiale pedopornografico, e l’attuazione del decreto che contiene misure volte ad impedire l’accesso ai siti pedopornografici.

“Serve conoscere bene il fenomeno – ha detto il Ministro introducendo i lavori – per poter prendere le decisioni migliori per contrastarlo. Nel nostro Paese abbiamo buone pratiche e una buona organizzazione. Ma per quanto possiamo essere soddisfatti del lavoro finora svolto, che ci viene riconosciuto anche dalle istituzioni internazionali, non possiamo negare che dobbiamo ancora fare molto per disporre di informazioni e dati utili per quantità e qualità”.

“Utilizziamo già una legislazione molto avanzata – ha proseguito il ministro Rosy Bindi – e grazie ad essa possiamo attuare un’opportuna strategia di lotta alla pedofilia. Legislazione che può essere ulteriormente migliorata con l’approvazione del disegno di legge contro la violenza in famiglia, che prevede anche nuovi reati come quello di adescamento di minori tramite internet. Disegno di legge che mi auguro – anche alla luce dei dati diffusi oggi dall’Istat – che il Parlamento esamini rapidamente, per dare alla magistratura, alle forze dell’ordine e alle amministrazioni pubbliche nuovi strumenti di prevenzione e contrasto degli abusi e della violenza sessuale nei confronti delle donne e dei minori”.