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Conferenza stampa di Giovanni Pelini (Sdi)

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Conferenza stampa di Giovanni Pelini (Sdi)

AREZZO – Il consigliere comunale Giovanni Pelini (Sdi) ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha chiarito le ragioni del suo atto di indirizzo discusso in Consiglio Comunale nell’ultima seduta del 2 febbraio e che prevedeva l’intitolazione di una strada cittadina a Bettino Craxi. La votazione, come noto, ha visto confluire i voti del centro destra sull’atto di indirizzo mentre la maggioranza ha espresso valutazioni diversificate.
“Desidero innanzitutto esprime il mio rammarico – ha esordito Pelini – per l’atteggiamento del centro sinistra che in una votazione di questo genere, la cui rilevanza travalica l’ambito locale, non è riuscito a superare certe pregiudiziali. Voglio poi sottolineare che si è trattato di un voto su un atto di indirizzo assolutamente mio, valutato inizialmente all’interno della stessa maggioranza come un’iniziativa sulla quale potere lasciare, almeno da parte dei partiti maggiori, libertà di coscienza ai propri rappresentanti. Colgo allora l’occasione per ringraziare non solo il consigliere della Margherita che si è espresso favorevolmente ma anche chi ha deciso di astenersi. Tra gli altri, i consiglieri che hanno presentato due emendamenti durante il dibattito: mentre uno è diventato parte integrante della deliberazione consiliare, ho ritenuto di non accettare il secondo perché snaturava, a mio giudizio, l’atto di indirizzo boicottandone gli intenti. Su questa mia proposta, è vero che si è formata una maggioranza trasversale, ma ritengo quanto accaduto un’espressione di democrazia che va quindi accettata magari smorzando i toni della polemica particolarmente accesi in questi giorni: per inciso, qualsiasi atto, chiunque lo abbia firmato, una volta raggiunta l’approvazione, diviene atto del Consiglio Comunale. Non accetto infine – ha concluso Pelini – strumentalizzazioni da parte del centro destra il cui atto di indirizzo, di contenuto apparentemente similare al mio, era in realtà soltanto provocatorio e non consapevole del profondo dibattito che sulla figura storica di Bettino Craxi stiamo conducendo come Sdi a livello nazionale”.