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Consiglio Comunale aperto alla stazione di Arezzo

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AREZZO – Dichiarazione dei Consiglieri Comunali di RC/SE: Marco Paolucci, Marco Bianchi, Cristiano Rossi: Contrariamente ad annunci dati recentemente da parlamentari e altri esponenti politici, con il nuovo orario ferroviario di Trenitalia entrato in vigore il 9 dicembre scorso Arezzo è stata ancora una volta penalizzata nei suo collegamenti con Milano e da Roma.
La soppressione dell’Eurostar per Milano delle 6,24 non è stata sostituita neanche con un servizio navetta per consentire agli aretini di raggiungere Milano come è sempre avvenuto in questi 10 anni ovvero intorno alle dieci del mattino. È stato semplicemente soppresso. Chi vuole raggiungere Milano – dipendenti pubblici, studenti, turisti, uomini di affari – devi affidarsi a un obsoleto servizio di intercity con arrivo previsto oltre le 11 del mattino senza contare strutturali ritardi di questo tipo di treni.
Ci pare inoltre insensata la scelta di Trenitalia di cancellare l’Eurostar delle 17,50 da Roma per Arezzo che consentiva al nutrito popolo di pendolari che dalla nostra città ogni giorno o alcuni giorni alla settimana si recano nella Capitale di tornare a casa intorno alle 19. Di nuovo gli aretini sono condannati agli intercity che ci mettano il doppio e ovviamente partono prima.
Questa città si è riscaldata nel dibattito pubblico e sulla stampa sul tema dell’aeroporto. Appare ridicola questa polemica se assistiamo, di orario in orario, alla sostanziale cancellazione della città di Arezzo dalle fermate dei principali collegamenti ferroviari.
Siamo a conoscenza del fatto che il Sindaco e la sua segreteria hanno più volte sollecitato l’amministratore delegato di Trenitalia Moretti a incontrare le istituzione aretine e che questo signore ha fino a oggi glissato ogni incontro. Anche per questo riteniamo urgente e necessaria una forte iniziativa per far sì che si sappia che la città di Arezzo e la sua provincia non sono disponibili ad accettare una simile trattamento.
Vorremmo quindi lanciare una proposta al Sindaco e alla Presidenza del Consiglio Comunale nel caso che la situazione non si sblocchi in modo positivo.
Crediamo infatti che a fronte di un atteggiamento di totale chiusura la città e le sue istituzioni debbano rispondere in modo forte, ricorrendo anche ad azioni eclatanti a tutela dei nostri pendolari e del diritto alla mobilità come quella di promuovere un Consiglio Comunale aperto su questo tema da tenersi nella stazione di Arezzo e/o di organizzare una manifestazione promossa dalle istituzioni davanti alla sede di Trenitalia.