AREZZO – Presso la Camera di Commercio (viale Giotto 4) dalle ore 9.30 si tiene il convegno sul progetto “Innova-com: il piccolo commercio fa centro”, per tracciare l’identikit della rete distributiva tradizionale in provincia di Arezzo e valutare le sue tendenze evolutive anche alla luce delle nuove strategie di marketing proposte dai ‘centri commerciali naturali’
Il futuro del commercio di vicinato in provincia di Arezzo è il tema del convegno che si terrà lunedì prossimo (5 marzo 2007) dalle ore 9.30 presso la Camera di Commercio di Arezzo, organizzato da Confcommercio e Confesercenti con la collaborazione della Regione Toscana e il patrocinio dell’ente camerale.
Il convegno servirà a presentare a livello locale i risultati della ricerca INNOVA-COM commissionata dalla Regione Toscana per verificare l’attuale assetto della rete distributiva tradizionale e gli scenari aperti dal progetto dei Centri Commerciali Naturali, che ha offerto agli operatori nuove strategie di marketing e nuovi modelli di aggregazione.
In pratica, a tre anni dalla nascita dei primi centri commerciali naturali, che in provincia di Arezzo arriveranno quest’anno a quota tredici, si proverà a tracciare un bilancio dell’esperienza per valutare quanto abbia inciso sul modo di fare impresa dei piccoli negozi, che per la prima volta superando un atavico individualismo si sono uniti con il medesimo obiettivo: promuovere se stessi come polo alternativo alla grande distribuzione, attraverso campagne di comunicazione, eventi e altre iniziative.
I lavori si apriranno con il saluto del direttore provinciale di Confcommercio Franco Marinoni e del presidente di Confesercenti Alberto Papini e proseguiranno con le relazioni di Giorgio Burdese, dirigente del settore commercio della Regione Toscana, Francesca Caciolli e Giulio Sbranti, responsabili regionali di Confcommercio e Confesercenti per il progetto. In chiusura, interverranno l’assessore al commercio del Comune di Arezzo Piero Ducci e il segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo Giuseppe Salvini.
I relatori faranno luce sulle dinamiche dei tredici centri commerciali naturali finora costituiti nell’aretino (Arezzo; in Casentino: Bibbiena e Pratovecchio; in Valdarno: Loro Ciuffenna, Montevarchi e San Giovanni Valdarno; in Valdichiana: Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana e Lucignano, a cui quest’anno si aggiungono Monte San Savino e Camucia; in Valtiberina: Sansepolcro e da quest’anno Anghiari), che sono riusciti ad aggregare circa tremila imprese: quasi il 50% delle oltre seimila esistenti fra pubblici esercizi e negozi di vicinato.
Scendendo nel dettaglio, in provincia di Arezzo esistono circa 1.500 pubblici esercizi e 4.500 negozi di vicinato, suddivisi per aree merceologiche che vanno dall’alimentari alla ferramenta. Vivono fuori dai circuiti della grande distribuzione e rappresentano l’anima dei piccoli centri periferici come di molti quartieri cittadini. Per la maggior parte si tratta di imprese a conduzione familiare, con un’altissima presenza di donne sia nei ruoli di comando che fra i collaboratori.
In Toscana solo i piccoli negozi sono 64.000, danno lavoro a 200 mila persone e producono il 20% del Pil. Un patrimonio economico e culturale che adesso la Regione Toscana e, a livello locale, le Amministrazioni Comunali, la Camera di Commercio e le associazioni di categoria si sono impegnati a rilanciare.
Programma
– Ore 9.30 SALUTI
Franco Marinoni Direttore Confcommercio Arezzo
Alberto Papini Presidente Confesercenti Arezzo
– Ore 10.00 INTERVENTI
Francesca Caciolli Responsabile CAT Confcommercio Toscana
Giulio Sbranti Responsabile CAT Confesercenti Toscana
Giorgio Burdese Dirigente settore commercio Regione Toscana
Piero Ducci Assessore Attività Produttive Comune di Arezzo
Giuseppe Salvini Segretario Generale C.C.I.A.A. di Arezzo
– Ore 12.00 CONCLUSIONI E DIBATTITO