AREZZO – “Il tentativo, messo in atto attraverso alcune dichiarazioni, di coinvolgere tutti nella vicenda Margaritone, nell’intento di sminuire le proprie responsabilità o ricrearsi una verginità, è frutto di tecnica vecchia.
Certo che avvenimenti come incontri promiscui più o meno segreti avvenuti in un recente passato non hanno alimentato trasparenza. È anche appurato che la crisi della politica o, meglio, dei partiti può accentuare il sospetto che questi ultimi passino per la “tangente” per raggiungere obbiettivi interessati.
Da tempo, come S.D.I., sosteniamo che la politica deve riconquistare i suoi spazi legittimi, quelli determinati dall’articolo 49 della Costituzione.
Rimane d’altronde assolutamente chiara la responsabilità dell’allora maggioranza di centrodestra, connaturata nelle decisioni prese dall’amministrazione comunale da essa presieduta e riconosciuta come tale dal responso degli elettori.
Non è sufficiente lo storico accanimento strumentale in passato adottato verso i Socialisti per coinvolgere lo S.D.I. nella vicenda. Lo S.D.I. opera da sempre nell’interesse della collettività mentre in merito all’argomento trattato in questo caso specifico, è sufficiente rileggere le posizioni prese in ogni ambito istituzionale”.