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EcoMuseo del Casentino

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AREZZO – Alla scoperta della “Valle Chiusa”: un progetto di vallata coordinato dal CRED ( Centro Risorse Educative Didattiche) della Comunità Montana del Casentino primo nella graduatoria regionale per la didattica museale e l’educazione al patrimonio.
Il progetto denominato “Alla scoperta della valle chiusa” redatto e coordinato dalla Comunità Montana del Casentino, è risultato il primo, su oltre settanta progetti, nella graduatoria regionale sul bando per la didattica museale e l’educazione al patrimonio.
La finalità di questo progetto-contenitore è proprio quella di raccogliere e valorizzare una serie di progetti pensati come chiavi di lettura per rileggere e riscoprire alcuni aspetti del patrimonio culturale della valle attraverso le cellule dell’ecomuseo.

Ognuno è cofinanziato o dai comuni o dalle singole associazioni, mentre l’Ente montano ha svolto un ruolo di coordinamento e di raccolta delle proposte oltre a prevedere delle specifiche azioni (interventi di sistema ) per tutta la rete.

Il titolo del progetto richiama un’espressione ricorrente durante i viaggi compiuti dai visitatori stranieri in Casentino tra il XVIII e il XX secolo. Le opportunità offerte dal bando regionale permettono di dare continuità alle attività del servizio CRED della Comunità Montana che da alcuni anni rappresenta il riferimento per le azioni educative a scala comprensoriale.

La filosofia di lavoro del centro, è quella di portare avanti programmi integrati di intervento mettendo in sinergia risorse e metodologie e proponendo una programmazione organica.

In particolare vengono gestiti dal CRED:
-Programmi INFEA (educazione ambientale)
-Percorsi di educazione scientifica (settore biblioteche)
– Percorsi dedicati alla cultura contemporanea (rete TRA ART/Portofranco)
– Percorsi sulla memoria
– Percorsi di educazione alla multimedialità

Gli interventi più significativi vanno in generale a consolidare il rapporto museo-scuola –paese. In particolare per l’Ecomuseo della Musica di Talla – solo per citare alcuni progetti – si prevedono incontri di educazione musicale ed avvicinamento alla conoscenza di strumenti ad iniziare dall’approfondimento della figura di Guido Monaco e delle innovazioni introdotte.
La sezione dedicata alla cultura materiale e all’agricoltura, si svilupperà partendo dalla coltivazione del cardo dei lanaioli, con alcuni approfondimenti riguardanti la nascita e l’evoluzione della lavorazione del filato in Casentino dal periodo Etrusco-romano al Medioevo.
Interessanti pure gli spazi dedicati all’educazione alimentare per la ricoperta degli antichi sapori e l’attuazione di laboratori manuali per la realizzazione di alcuni piatti tradizionali quali tortelli e polenta e per la manipolazione della pasta di pane. Per quanto concerne l’archeologia l’intervento si concretizzerà nella costruzione/ideazione di un nuovo percorso di didattica museale, partendo da un reperto archeologico (fibula a dragone del VII° sec. a.C.) rinvenuto, insieme ad altri numerosi oggetti di corredo, in una tomba romana del I° sec., pertinente ad un personaggio di sesso maschile.