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Festival Internazionale del Folclore

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Festival Internazionale del Folclore

AREZZO – A partire da giovedì 19 e fino a lunedì 23 luglio, l’Anfiteatro Romano di Arezzo sarà l’arena naturale dove si esibiranno gli ospiti del dodicesimo Festival Internazionale del Folclore organizzato dal Comune di Arezzo in collaborazione con il Gruppo Folcloristico di Lucignano.
Cinque giornate di spettacolo e divertimento; uno sguardo sul mondo e la sua ricchezza culturale tradotta attraverso musica, costumi e tradizioni.
“Il Comune di Arezzo – ha dichiarato l’assessore alla cultura Camillo Brezzi – ha pensato di collocare vari spettacoli dell’estate aretina, dedicata a Piero della Francesca, in una ambientazione come l’Anfiteatro che ha subito conosciuto un importante riscontro, sia perché è un luogo molto bello sia perché si presta per la sua piacevolezza in queste calde serate estive. Anche per il Festival del Folclore riproporremo questa location per l’esibizione di ottimi professionisti, provenienti da nazioni di grandi tradizioni. Ricordo inoltre che tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito”.
“L’apertura del programma non poteva che essere per Piero della Francesca – ha aggiunto Pierluigi Stendardi del gruppo Folcloristico di Lucignano – dopo di che il palinsesto si fa variegato, grazie ad esempio a un gruppo messicano che proporrà non la classica “cucaracha” suonata da Mariachi ma cerimoniali preispanici assai suggestivi e al gruppo russo con i cosacchi del fiume Ural”.
Il programma si apre il 19 alle ore 21,30 con l’Ensemble Rinascimentale di Lucignano che omaggerà Piero della Francesca e farà da battistrada all’Ensemble “Spanac” dell’università di Belgrado.
Il gruppo serbo mette in scena uno spettacolo espressione del folclore dell’intera regione balcanica: i canti popolari realizzati dall’orchestra di 14 elementi e da un gruppo di coristi molto numeroso accompagnano le danze tradizionali eseguite da ballerini di grande levatura. Assisteremo alla danza “energetica” tra uomo e donna della Bugarka, alla danza tipica della regione della Vojvodina, alla “danza del silenzio” in cui i ballerini non sono accompagnati dalla musica ma solo dal suono dei loro stivali e dal tintinnio dei gioielli indossati dalle donne fino alle danze macedoni.
Venerdì 20 luglio la manifestazione prosegue con l’esibizione del Gruppo Storico Scannagallo di Foiano della Chiana seguito a ruota da una nuova compagnia che arriva da lontano. Per la precisione dal Messico. Il gruppo Raices del Tecnologico de Monterrey presenta un programma di danze e canti precolombiani relativi al periodo precedente l’invasione ispanica: la “Danzas de los Concheros o Aztecas” che comprende la “Adoracion del sol”, “la paloma”, la “Xochiquetzail” durante la quale i ballerini indosseranno piumaggi coloratissimi di uccelli indigeni. La musica sarà suonata con originalissimi strumenti come lo “huehuetl”, il “teponaztle” e il “turtleback and sonaja”, fatto con il guscio di tartaruga.
Sabato 21, la serata si accende, sempre alle ore 21,30 all’Anfiteatro, con l’esibizione degli Sbandieratori di Arezzo e prosegue con lo spettacolo proposto dalla State Academic Choir, compagnia che arriva dalla città russa di Orembourgh. Lo spettacolo che Yakov Khokhlov, fondatore della compagnia e artista molto affermato in Russia, mette in scena è molto variegato e si articola su tre filoni principali che affondano le radici nello studio e nella passione per le tradizioni popolari: il canto, la danza e le rappresentazioni vocali e coreografiche, il tutto accompagnato da musica tradizionale riprodotta dal vivo grazie anche all’utilizzo di strumenti tipici.
La serata di chiusura prevista per lunedì 23 luglio sarà scandita da un ritmo molto vivace: sul palco si alterneranno i Musici della Giostra del Saracino, il Gruppo folcloristico di Lucignano, l’Ensemble Spanac di Belgrado, il Raices del Tecnologico de Monterrey e la State Academic Choir di Orenbourgh, insieme per un gran finale dal sapore multietnico.