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Finanziamento per la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia

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Finanziamento per la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia

AREZZO – Grazie al fondo per le politiche della famiglia e alle risorse previste dall’ultima legge Finanziaria, le aziende potranno presentare entro il prossimo 10 ottobre progetti che riguardino azioni positive per la conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia. I progetti, se accettati, saranno finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso il Servizio Formazione professionale e Lavoro della Provincia. Le principali novità rispetto alle precedenti versioni dei finanziamenti ex art. 9 della L. 53/00 sono rappresentate dal fatto che saranno finanziabili i progetti presentati anche dalle Aziende Sanitarie Locali e dalle Aziende Ospedaliere, che avranno priorità i progetti per i genitori che abbiano figli fino a 12 anni di età e fino a 15 anni in caso di affidamento, adozione e disabilità del minore e che, infine, saranno finanziabili progetti volti a favorire la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con figli minori e disabili a carico oppure con anziani non autosufficienti a carico; in questo caso sarà possibile il finanziamento di progetti presentati anche da titolari di impresa, lavoratori autonomi, lavoratori a progetto. I documenti necessari per partecipare al bando sono reperibili sul sito del ministero della Famiglia. I progetti dovranno essere inviati in originale, corredati di due copie e indirizzati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della famiglia, Via della Mercede 9, 00187 Roma. "Questa azione del Ministero è di fondamentale importanza – afferma l’Assessore provinciale alla formazione professionale e lavoro Alessandra Dori. Ancora oggi i percorsi di carriera delle donne lavoratrici sono fortemente condizionati e rallentati, se non ostacolati di fatto, dalla condizione familiare. Le donne italiane guadagnano meno dei colleghi maschi, la loro carriera soffre di bruschi stop in corrispondenza dell’evoluzione del nucleo familiare; la donna è spesso impreparata di fronte alle dinamiche familiari a cui sa rispondere spesso solo con la rinuncia. Penso che abbiamo l’obbligo di mettere in campo tutti gli strumenti utili affinché la famiglia nel suo complesso possa dare le risposte più utili e più efficaci, ma non a discapito della sola donna. E la conciliazione dei tempi rappresenta forse la sfida più importante nel disegno di una società più giusta, più solidale, più efficiente", conclude l’Assessore Dori.