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Finanziaria: più coraggio per ridurre la pressione fiscale

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Finanziaria: più coraggio per ridurre la pressione fiscale

AREZZO – Il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Giovan Battista Donati, dopo l’audizione parlamentare sulla Legge Finanziaria, ha affermato: ‘Alcuni segnali positivi, ma occorre tagliare la spesa pubblica.’
In sostanza è maggior coraggio quello che chiede Confartigianato pensando alla Legge Finanziaria. Sì perché se i passi in avanti ci sono stati, per l’Associazione di via Tiziano questo non è il punto d’arrivo e Confartigianato si schiera dalla parte di una politica di riduzione graduale e costante del carico fiscale che grava su imprese e famiglie, con provvedimenti finalizzati a premiare quelle imprese che presentano migliori performances in termini di maggiori investimenti ed occupazione. ‘Nella Legge Finanziaria non mancano scelte positive, in particolare per quanto riguarda la semplificazione della fiscalità d'impresa – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Giovan Battista Donati – Ma non basta la terapia debole della tregua fiscale: servono interventi più coraggiosi per abbassare il prelievo tributario su imprese e famiglie, per ridurre e riqualificare la spesa pubblica, per trasformare questa fase di ripresa ciclica in crescita permanente e strutturale’.
Questo il giudizio che emerge anche in seguito all'Audizione sulla Legge Finanziaria di Confartigianato presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
‘Appaiono ancora troppo timide le azioni per invertire la tendenza negativa che in Italia, tra il 1996 e il 2006, ha visto crescere di 4,6 punti la spesa primaria sul Pil – continua Donati – A questo proposito, restano molto forti le critiche sul Protocollo del Welfare che contiene uno squilibrio strutturale della spesa sociale in direzione della spesa previdenziale, oltre a prevedere discriminazioni tra lavoratori autonomi e dipendenti. Inoltre, in presenza di un livello di pressione fiscale pari al 43% del Pil, che pone il nostro Paese ai vertici della classifica europea, occorre una coraggiosa politica di riduzione graduale e costante del carico fiscale’.
Le Confederazioni considerano positive le misure di riduzione dell'Ires, la novità dell'ammissione opzionale a questo regime fiscale anche per le ditte individuali e le società di persone, la riduzione dell'aliquota Irap. Ritengono anche necessarie misure compensative, con un innalzamento della franchigia Irap, per le imprese che non avranno convenienza ad optare per la nuova tassazione Ires. Positivo il giudizio anche sul nuovo regime semplificato per i cosiddetti 'contribuenti mimini', ma le Confederazioni chiedono adeguati controlli per evitare che ne usufruiscano soggetti che non ne hanno titolo. In particolare, segnalano la necessità di interventi per quelle imprese più strutturate che non percepiscono alcun concreto vantaggio dalle disposizioni in materia di riduzione e semplificazione fiscale previste dalla Finanziaria.
‘Altrettanto importanti sono a nostro avviso gli interventi di semplificazione degli adempimenti burocratici – conclude il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo – provvedimenti per rilanciare lo strumento dell'apprendistato e per favorire la formazione continua, misure di riequilibrio del carico fiscale sui costi energetici delle Pmi. Fra i provvedimenti attesi da Confartigianato, c’è anche la correzione alla norma introdotta con la Finanziaria 2007 riguardante la riduzione dei premi Inail per le gestioni dell'artigianato e del commercio che registrano consistenti avanzi di gestione’.