Home Cultura e Eventi Cultura I “lampi sull’acqua” di Enrico Ghezzi

I “lampi sull’acqua” di Enrico Ghezzi

0
I “lampi sull’acqua” di Enrico Ghezzi

AREZZO – “Lampi sull’acqua” è il titolo dell’incontro che Enrico Ghezzi, originale autore televisivo, terrà mercoledì 11 luglio alle ore 21 presso il Cinema Eden su iniziativa dell’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo, dell’Associazione Culturale Sentieri Selvaggi e di Cineforum 2. Ingresso gratuito. A seguire, la proiezione del film “Lady in the Water” di M. Night Shyamalan.
Enrico Ghezzi, appassionato di celluloide fin dai tempi genovesi della fondazione del cineclub Filmstory, nel 1985 ha ideato per la Rai anche le 40 ore non-stop “La magnifica ossessione” per celebrare i 90 anni del cinema.
Ha diretto dal 1991 al 1998 il Festival Cinematografico di Taormina. Attualmente è direttore artistico del festival “Il vento del cinema” che si svolge sull’isola di Procida.
Tra le sue pubblicazioni: “Stanley Kubrick” (Il Castoro), “Paura e desiderio. Cose (mai) viste 1974-2001” (Bompiani). Ha pure diretto come regista nel 1989 l’episodio “Gelosi e tranquilli” del film collettivo “Provvisorio quasi d’amore”. Nel 1978 è entrato in Rai legando il suo nome soprattutto a Rai 3, dove ha curato il palinsesto dal 1987 al 1994. La stessa rete inoltre, ospita programmi quali “Fuori orario”, innovativo e rivoluzionario modo di fare critica cinematografica attraverso il continuo cortocircuito immagine-parola, “Blob” e “Schegge”, frutto delle sua creatività.
In tutto questo, cosa c’entrano i lampi acquatici aretini? Molto più di quello che si possa credere: l’acqua intanto è il tema conduttore proprio della sigla di “Fuori Orario” in cui scorrono le immagini di un film “subacqueo”, “L’Atalante”, capolavoro realizzato da Jean Vigo nel 1934.
Ma acqua e cinema sono inoltre un binomio che si presta a varie “abissali” esplorazioni. Eccoci allora al film che verrà proiettato dopo la chiacchierata con Enrico Ghezzi moderata da Stefano Cipriani (Cineforum 2) e Simone Emiliani (Sentieri Selvaggi). È un’opera di M. Night Shyamalan, regista indiano, non inedita nelle sale cinematografiche e che tuttavia si presenta come una pellicola assolutamente da riscoprire.
Visto dunque il titolo, “Lady in the Water”, potrà offrire il pretesto per un approfondimento sul cinema “liquido” e sul modo di filmare l’acqua da parte di vari registi: Jean Renoir (La scampagnata, 1924; Il fiume, 1950) James Cameron (The Abyss, 1989; Titanic, 1997), passando per Kim Ki-duk (Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, 2003), Tsai Ming-liang (The Hole – Il buco, 1998), Hideo Nakata (Dark Water, 2002), Terrence Malick (The New World – Il nuovo mondo, 2005), Kathrin Bigelow (Il mistero dell’acqua, 2000), Shoei Imamura (Acqua tiepida sotto un ponte rosso, 2001), Roman Polanski (Il coltello nell’acqua, 1962; La morte e la fanciulla, 1995), Steven Spielberg (Lo squalo, 1975). Ce n’è abbastanza per non risalire in superficie.