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I punti oscuri delle liberalizzazioni del Ministro Bersani

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I punti oscuri delle liberalizzazioni del Ministro Bersani

FIRENZE – Il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, ha fatto il punto sull'applicazione della legge 248/06 (la cosiddetta Bersani 1), oltre a dare elementi sulla prossima "lenzuolata", già preannunciata, di ulteriori liberalizzazioni. Un bilancio positivo? In parte.
Farmaci da banco
Il costo dei farmaci è calato anche del 30% e alcuni farmacisti hanno iniziato ad apprezzare le opportunità che offre la legge in merito, più che lamentarsi della perdita di privilegi. E' la dimostrazione di come liberalizzare sia importante non solo per i consumatori, che spendono meno, ma pure per le aziende coinvolte che reinventano la loro attività, generando nuove opportunità di profitto e abbandonando la logica della rendita. I risultanti ottenuti, ben 600 nuovi punti vendita di farmaci da banco aperti fino al 31 dicembre e calo dei prezzi, potrebbero ancora migliorare se la liberalizzazione fosse completa, eliminando l'obbligo della presenza di un farmacista iscritto all'ordine per vendere un'aspirina. In questa direzione va il progetto di legge proposto dall'Aduc, tramite l'onorevole Donatella Poretti (Rosa nel Pugno): http://www.aduc.it/dyn/farmaci
Spese di chiusura dei rapporti di durata con le banche
Finalmente un po' di chiarezza riguardo alle spese di chiusura dei rapporti di durata (conti correnti e altro). Il Governo emanerà una circolare interpretativa che, in base alle anticipazioni del ministro, dirà che sono abolite le spese di chiusura per i conti correnti, per i conti titoli, ma non per i mutui. Ribadiamo la circolare è opportuna, perché elimina le interpretazioni tendenziose delle banche (una loro circolare è stata già bloccata dall'Antitrust), ma perché escludere i mutui? Come è possibile interpretare l'articolo 10 della legge 248/06 – “In ogni caso, nei contratti di durata, il cliente ha sempre la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura” – stabilendo con una norma di rango inferiore (circolare) che per il recesso da un contratto di mutuo (che indubbiamente è un contratto di durata) sia esclusa? O si cambia la legge oppure si applica alla lettera. Soluzioni differenti non sono compatibili con uno Stato di diritto.
Costi di ricarica dei cellulari
Stabilire l'abolizione dei costi di ricarica per legge sarebbe un'aberrazione che il Governo non deve neppure prendere in considerazione. E' compito delle Authority (Agcom e Antitrust) porre fine alla situazione di abuso da parte di tutti i gestori di telefonia mobile. Altrimenti si prenda atto che le Autorità sono del tutto inutili e si aboliscano. Insomma, speriamo che le parole di oggi del ministro Bersani, "Se l'Authority per le Comunicazioni non interverrà sulla questione della ricarica dei telefoni cellulari il Governo proporrà al Parlamento una norma per superare questo meccanismo", siano da intendere come uno stimolo forte (leggi minaccia) affinché i gestori scendano a più miti consigli e assecondino le richieste di Antitrust e Agcom.

Articlolo scritto da: Aduc