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Il Fermo dell’autotrasporto è revocato

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Il Fermo dell’autotrasporto è revocato

AREZZO – Gli autotrasportatori della Cna Fita annunciano che il fermo del trasporto merci è revocato, poiché il Governo ha assunto precisi impegni nei confronti della categoria: riforma del settore, recupero degli aiuti tagliati nella finanziaria.
«Abbiamo deciso di revocare il fermo nazionale della categoria –afferma il presidente Cna Fita, Giuseppe Brasini, che ha partecipato all’incontro con il Governo a Roma- a fronte di impegni precisi e dettagliati del Governo in merito alla riforma del settore e anche all’immediata emanazione di una serie di provvedimenti finalizzati a cambiare strutturalmente il mercato. Questi provvedimenti rappresentano oggi la chiave per la sopravvivenza, domani per lo sviluppo e la crescita dell’autotrasporto italiano».
Il trasporto merci è in una situazione di grave difficoltà a livello nazionale e anche in Toscana. Negli ultimi 6 anni il settore del trasporto merci ha registrato nella nostra regione una diminuzione di oltre 750 aziende, dato che potrebbe anche aumentare: dalle 8.453 del 2000 le imprese artigiane iscritte all’albo in Toscana alla fine del terzo trimestre 2006 erano 7.686, delle quali risultano attive 7.639.
L’accordo con il Governo prevede anche: intensificazione dei controlli, regolamento sul conto proprio, intervento per circoscrivere e attenuare gli effetti della decisione comunitaria sulla restituzione del bonus fiscale.
Fra gli interventi tecnici in grado di imprimere una svolta al settore spiccano: tempi tecnici inderogabili per il pagamento delle fatture da parte della committenza; la possibilità di sottoscrivere contratti di trasporto solo per le imprese iscritte nell’albo e comunque dotate di precisi requisiti tecnici; l’apertura di un tavolo per la riforma del codice della strada; nuove forme di garanzia nei rapporti con le amministrazioni provinciali; nuove regole sul cabotaggio stradale che mettano fine alla possibilità per i trasportatori esteri operanti in Italia di eludere il fisco; una norma specifica che rinvia l’obbligo sulle strisce riflettenti.
Secondo Brasini “l’insieme di questi impegni delinea proprio quella inversione di tendenza, oggi più che mai indispensabile, per garantire una prospettiva all’autotrasporto italiano, ponendolo in condizione di operare con regole di mercato chiare e trasparenti”.