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‘Il produttore ci mette la faccia’ con il MercaeTour

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‘Il produttore ci mette la faccia’ con il MercaeTour

AREZZO – Vendita diretta per accorciare la filiera e sconfiggere il caro prezzi di questo periodo, meglio se l’offerta arriva dall’agriturismo. E’ questo il motivo portante della prima edizione del MercaeTour, il primo mercato diretto dei prodotti dell’agriturismo che anche domani, domenica 18 novembre, si svolgerà ad AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo in corso ad Arezzo. Oltre 30 aziende agrituristiche metteranno in vendita in via sperimentale i propri prodotti gastronomici per i visitatori che arriveranno ad Arezzo. Multifunzionalità dell’azienda agroalimentare è l’altro elemento che il MercaeTour tende a mettere in evidenza.

Quello della spesa in campagna, soprattutto se in luoghi diversi da quello di origine, magari soggiornando in agriturismo, sta diventando anche in Italia un aspetto molto importante. Secondo l’Osservatorio nazionale della spesa in campagna promosso da Coldiretti Sette italiani su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti. L’Osservatorio mette in evidenza anche che ammonterebbe a 2,4 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità effettuati direttamente in 48.650 aziende agricole che nell'arco degli ultimi cinque anni hanno fatto segnare una crescita record del 25 per cento. Il fenomeno degli acquisti in campagna, che registra un vero boom durante le vacanze estive 2006, è diffuso su tutto il territorio nazionale e coinvolge – sottolineano i coltivatori – il 5% delle imprese agricole italiane iscritte alle Camere di Commercio con una quota maggiore nel nord-ovest (8 per cento) e nel centro Italia (6,3 per cento) mentre notevoli opportunità di crescita si riscontrano nel nord est (4 per cento) e nel mezzogiorno (3,9 per cento).
Dall'analisi dei luoghi dove è possibile fare acquisti di prodotti della campagna emerge due imprese agricole su tre utilizzano locali adattati all'interno dell'azienda dove vengono anche utilizzate strutture di facile allestimento da sistemare lungo i confini con le strade più trafficate, mentre molto diffusa con il 23,8 per cento è la partecipazione a mercati e fiere locali e con il 2,2 per cento rimane ancora minoritaria l'apertura di punti vendita esterni situati ad esempio nelle città, ma anche la consegna a domicilio (2,4 per cento) che spesso si affianca alle altre modalità di commercializzazione. Anche se sono ancora minoritari, gli spazi vendita in città e il "porta a porta" rappresentano segmenti in rapida crescita per superare le difficoltà che riscontrano i consumatori negli spostamenti in campagna, ma anche per venire incontro ai bisogni di un numero crescente di cittadini come gli anziani che necessitano del servizio di consegna.