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Il quadro della violenza…non è arte!

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AREZZO – La violenza e i maltrattamenti sulle donne costituiscono una delle più frequenti violazioni dei diritti umani. Il 25 novembre si svolge la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", commemorativa dell’evento di violenza subita da tre sorelle in America Latina, riconosciuto in seguito dalle Nazioni Unite, dopo la IV Conferenza mondiale delle donne di Pechino del 1995. Da allora molte sono state le iniziative pubbliche e private per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, che purtroppo resta un fenomeno diffuso. In una recente indagine svolta dall’Istat in Italia, su un campione di donne tra i 16 e i 70 anni, è risultato che, almeno una volta nell’arco della vita il 32% ha subito violenza; questo valore è in media con le statistiche mondiali, dalle quali emerge che la violenza subita, viene agita una volta su tre, da un familiare. La gravità e la diffusione del fenomeno della violenza non può passare inosservato sotto gli occhi di tutti. È per questo che, in occasione della "Giornata internazionale contro la violenza alle donne" di domenica 25 novembre, l’assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Arezzo ha deciso di organizzare un percorso di riflessione sulla violenza di genere dal titolo: "Il quadro della violenza… non è arte!". Tale percorso ha avuto inizio i primi di novembre con un ciclo d’incontri di sensibilizzazione e prevenzione sul tema, organizzati dalla Provincia di Arezzo, assessorato alle Pari opportunità e Centro Pari opportunità, insieme all’associazione Pronto Donna nelle classi quinte degli istituti d’istruzione secondaria di Arezzo: Liceo scientifico "Francesco Redi"; Istituto d’arte "Pier della Francesca"; Istituto "Vittorio Colonna"; Istituto commerciale "Buonarroti"; Istituto statale per l’industria e l’artigianato "Margaritone". A conclusione di questo percorso, venerdì 23 alle ore 9.30, le scuole coinvolte parteciperanno all’incontro con il dottor Stefano Ciccone dell’Associazione Maschile Plurale "Campagna del Fiocco Bianco", presso l’Aula magna del Liceo scientifico di Arezzo. Molte, inoltre, le iniziative rivolte a tutta la cittadinanza, tra le quali la proiezione, al Cinema Eden, del film "Ti do i miei occhi" di Iciar Bollain, in programma giovedì 22 alle ore 17.30 a cui seguirà il dibattito con il dottor Stefano Ciccone, ed il monologo "Bambole" di e con Candelaria Romero, curato dall’associazione Pronto Donna, in collaborazione anche con il Comune di Arezzo, rappresentato al Teatro "Pietro Aretino", venerdì 23 alle ore 21. "Iniziativa di grande spessore" ha detto Aurora Rossi, assessore alle Pari opportunità del Comune di Arezzo "che devono servire a tenere alta la guardia su un argomento di drammatica attualità che non deve e può essere risolto con l’emergenza. Per questo trovo di straordinaria importanza i confronti nelle scuole, dove maschi e femmine possano discutere insieme su un tema che, purtroppo, non conosce barriere, né religiose né economiche". "I dati Istat" ha ribadito Alessandra Dori, assessore alle Pari opportunità della Provincia di Arezzo "ci consegnano un quadro agghiacciante per quanto riguarda le donne in Italia vittime di violenza. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha dichiarato che "la violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa perché non conosce confini geografici, culturali o di ricchezza". A queste considerazioni aggiungerei che la violenza, soprattutto quella domestica, che è anche la più diffusa, colpisce le donne in prima persona ma anche chi gli sta intorno, a partire dai figli che spesso sono testimoni impotenti e sofferenti". "Le iniziative di questi giorni" ha concluso l’assessore Dori "sono di contorno alle azioni che oramai da anni la Provincia porta avanti a sostegno di donne e minori che si trovino a vivere situazioni di violenza. In particolare vorremmo, insieme al Centro Pari Opportunità e al Pronto Donna, stimolare una riflessione che coinvolga uomini e donne, nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione fino anche ai luoghi della politica, che possa accrescere la consapevolezza dell’esistenza di situazioni drammatiche anche nella nostra comunità e possa inoltre contribuire a sviluppare una cultura della non violenza e relazioni positive tra generi". Per ulteriori informazioni sulle varie iniziative potete contattare il Centro Pari opportunità della Provincia di Arezzo in Piazzetta delle Logge del Grano, tel. 0575-3018.