Home Attualità Economia Impiantisti: arriva la proroga ma restano i problemi

Impiantisti: arriva la proroga ma restano i problemi

0
Impiantisti: arriva la proroga ma restano i problemi

AREZZO – Il cosiddetto “milleproroghe” ha fatto slittare di alcuni mesi l’ entrata in vigore del Capo V del Testo Unico dell’edilizia (prevista per entro il 31 Dicembre 2006). Il risultato è che gli impiantisti e i manutentori dovranno iscriversi presso un apposito albo presso la Camera di Commercio, entro un periodo che non potrà andare oltre al 31 maggio di quest’anno”.
“Ora dobbiamo sapere utilizzare il tempo che la proroga ci ha messo a disposizione – chiarisce Ubaldo Manganelli, Presidente CNA Provinciale Arezzo comparto Installazione e Impianti – e questo per intervenire sul Testo Unico dell’edilizia. Non condividiamo, infatti, il nuovo sistema di accesso alla professione di installatore o manutentore di impianti, riteniamo inutile far ‘transitare’ le imprese dalla creazione di un Albo fittizio al quale gli operatori dovrebbero iscriversi, che nulla avrebbe di utile per i consumatori, ma che costituirebbe solo l’ennesimo balzello per le imprese. Ugualmente occorre che le modifiche legislative introdotte dal provvedimento siano coordinate con la normativa esistente per non creare sconcerto non solo tra gli operatori ma anche tra gli stessi consumatori. La sicurezza degli impianti è una cosa seria – aggiunge Manganelli – ed è strettamente connessa all’esistenza di un contesto legislativo e normativo di semplice comprensione, che individui adempimenti semplici e comprensibili”.
Bisogna quindi evitare che la manutenzione di impianti ed apparecchi venga considerata un’operazione dilazionabile oltre ai tempi definiti dalle informazioni e dalle istruzioni dei costruttori e dei manutentori! Purtroppo non è un caso se il Governo è corso ai ripari riscrivendo una grande parte del Decreto legislativo sul risparmio energetico, anche nell’intento di salvaguardare i risultati positivi ottenuti sul versante sicurezza con l’applicazione della previgente legislazione.
“Il dialogo con il governo – conclude Manganelli – deve portare a correggere alcune impostazioni legislative che derivano dal passato e che non vanno sulla strada certa della professionalità e della semplificazione, bensì sull’arduo sentiero della proliferazione degli adempimenti burocratici”.