Home Attualità Imprese moda in Arezzo il CNA risponde con i mercati esteri

Imprese moda in Arezzo il CNA risponde con i mercati esteri

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AREZZO – CNA avvia un progetto per aprire in Russia uno show-room per le aziende della moda.
Federmoda CNA Arezzo ha avviato un progetto di penetrazione commerciale internazionale e lo ha fatto cominciando proprio da Mosca. “Tra le nostre priorità vi è quella di appoggiare concretamente lo sviluppo commerciale delle nostre imprese nei mercati internazionali – sostiene Paolo Pernici, Presidente di CNA Federmoda Arezzo – e lo facciamo andando a ricercare opportunità proprio laddove il Made in Italy è particolarmente apprezzato; il tutto cercando di aggregare più imprese che possano presentarsi alla stessa tipologia di clientela e utilizzando le possibilità che una struttura consolidata come CNA può offrire. E’ il modo migliore per rispondere alle difficoltà che sta attraversando il settore e l’anno che si è concluso non fa altro che testimoniare la situazione del comparto e quanto le imprese cerchino soluzioni nei mercati internazionali. I dati ufficiali della camera di commercio confermano un calo delle esportazioni per le imprese moda del 8,7% accompagnato da una diminuzione delle imprese attive nel settore moda in provincia di Arezzo del 3,4%. Si registra in definitiva un ridimensionamento della produzione, degli occupati e delle imprese operanti ma cresce contemporaneamente l’attenzione verso i mercati internazionali accompagnata da riposizionamenti su fasce di prodotto più pregiato”.
“Le imprese rispondono alla crisi – interviene Nicola Tosi, responsabile del settore – riorganizzandosi al proprio interno aumentando il personale dell’area tecnica e riducendo il personale operativo. Il tutto accompagnato da un sempre maggiore interesse per i mercati internazionali, Russia, Stati uniti e Giappone in testa. Il progetto di Federmoda CNA per la show-room di Mosca nasce proprio per permettere anche alle piccole e medie imprese del territorio di affacciarsi in mercati importanti senza costringerle ad impegnare una fortuna”.
In cosa consiste il progetto? “Molto semplicemente nell’aggregare 10-15 imprese produttrici di moda e abbigliamento – prosegue Nicola Tosi – e nel proporre in locali già individuati nel cuore commerciale di Mosca le proprie collezioni ai buyer russi. Il tutto ovviamente osservando un criterio di omogeneità dei campionari pur nel totale rispetto dell’identità dei marchi delle singole aziende. Attraverso l’appoggio di un service che da anni accompagna le imprese italiane all’estero organizzeremo eventi ed incontri con i buyer russi nella show-room e verranno organizzate le sfilate per presentare le collezioni”
Perché le imprese dovrebbero preferire un’iniziativa congiunta e non andare da sole? “"Perché i vantaggi dell'aggregazione si traducono in un enorme contenimento dei costi – prosegue Paolo Pernici – che di fatto rappresentano il primo ostacolo per le imprese che vorrebbero investire
in nuovi mercati; inoltre, assieme e con l'appoggio dell'associazione diminuisce il rischio o, se si vuole, siamo in grado di attrarre compratori che altrimenti avrebbero meno interesse a visionare i
prodotti di una singola impresa."
In realtà questa di Mosca è soltanto una delle iniziative su cui sta lavorando la CNA di Arezzo. “Nel corso dell’anno selezioneremo un gruppo di imprese con i campionari adatti ad essere proposti nel mercato greco e le accompagneremo ad Atene e Salonicco ad incontrare i principali buyer. Anche in questo caso si tratta di una iniziativa poco onerosa per le imprese ma che potrebbe in realtà aprire grosse opportunità commerciali. E poi in molti casi sono anche gli stessi distributori stranieri a cercare la CNA. Non dimentichiamo che l’associazione è conosciuta anche all’estero e proprio quest’anno festeggia i 60 anni di attività. Un esempio è la EXIT Export-Italia, la manifestazione che CNA organizza da alcuni anni a Bologna e che rappresenta l’anello di congiunzione tra domanda e offerta di prodotti moda delle piccole imprese italiane. Nell’ultima edizione è stato raggiunta la cifra record di 60 produttori dei settori confezioni donna, maglieria donna, pelletteria e accessori che hanno mostrato le collezioni alle principali trading company giapponesi. Sempre per quanto riguardo il mercato giapponese abbiamo già fatto un incontro preliminare a Firenze con i compratori dei grandi magazzini Daimaru e abbiamo verificato l’interesse nei confronti dei prodotti moda delle nostre imprese. L’incontro è stato molto incoraggiante e contiamo quanto prima di avviare la selezione delle ditte per metterle in contatto con i compratori giapponesi come del resto abbiamo già fatto con altri grandi magazzini di moda francesi e italiani”.