AREZZO – Provincia, Comuni, Asl, Caritas e comunità terapeutiche insieme per un obiettivo che, afferma l’Assessore Alessandra Dori, "è un indicatore dello sviluppo e della civiltà di una popolazione".
"L’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati rappresenta nelle società evolute un indicatore chiave dello sviluppo e della civiltà di una popolazione ed è patrimonio comune della società civile intesa nelle sue componenti istituzionali, sociali ed economiche".
Così l’Assessore provinciale al lavoro Alessandra Dori presenta il protocollo d’intesa sottoscritto con tutti i soggetti interessati, dalla ASL ai servizi sociali dei comuni, alla Caritas e alle comunità terapeutiche.
"Ha un valore rilevante – prosegue l’Assessore Dori – la collaborazione attiva di tutti alla risoluzione del problema attraverso una rete che abbia il compito specifico di assolvere l’obiettivo di attivare percorsi virtuosi per l’inserimento lavorativo dei soggetti". La Provincia, nel concreto, si è impegnata a fornire accoglienza, informazione e illustrazione dei servizi di politica attiva per il lavoro, colloquio di orientamento, analisi dei bisogni ed esame delle competenze individuali, orientamento individuale e di gruppo, assistenza alla creazione di un percorso autonomo per il miglior inserimento lavorativo, bilancio di competenze e counselling, erogazione di buoni finanziari per la formazione, promozione di tirocini formativi e ricerca mirata per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro a favore dei soggetti svantaggiati.
"Per questo – afferma ancora l’Assessore Dori – ci occuperemo di informare a cadenze regolari la rete dei soggetti aderenti al protocollo sulla programmazione delle politiche attive per il lavoro e sugli stati di avanzamento, di mettere a disposizione le banche dati in nostro possesso e di facilitare la creazione di percorsi individuali strutturati e protetti nei casi di soggetti con problematiche rilevanti ai fini dell’inserimento lavorativo. Il risultato al quale puntiamo è il miglioramento dell’accesso al mercato del lavoro, tenendo conto delle persone che più difficilmente riescono a inserirsi con successo", conclude l’Assessore provinciale al lavoro Alessandra Dori.