AREZZO – Pronti gli strumenti dei venti musicisti, italiani e stranieri, che hanno dato vita all’orchestra popolare multietnica aretina, su iniziativa del Comune di Arezzo e delle Officine della Cultura in collaborazione con il festival “Orientoccidente – culture e musiche migranti” e “Ziryàb – Associazione per lo studio e la promozione della musica del Mediterraneo”.
“Un’idea che ha coinvolto anche gli assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili – ha ricordato l’assessore all’integrazione Aurora Rossi – perché la musica è un linguaggio universale e un importante strumento di comunicazione e di integrazione. Ci auguriamo che anche questo progetto serva per avvicinare le persone e le culture”.
Curiosità per i risultati di questi mesi di lavoro è stata espressa dall’assessore alla Cultura Camillo Brezzi che si è dichiarato “particolarmente soddisfatto di ospitare questo esordio all’interno della rassegna “L’estate di Piero” che sta offrendo ogni sera appuntamenti interessanti per la città”.
Il progetto è stato ideato e coordinato da Massimo Ferri per Officine della Cultura che presenta adesso i risultati di “un lavoro non facile ma del quale siamo molto contenti. In tre mesi siamo riusciti a formare un’orchestra composta da 20 giovani musicisti sia italiani che provenienti da altre parti del mondo: Messico, Palestina, Albania, Bangladesh e Libano e giovedì presenteremo all’Anfiteatro il nostro primo repertorio composto da sei brani. Sul palco anche l’Ensemble Mediterraneo di Jamal Ouassini”.
Un primo accenno sulla bravura dell’Orchestra Multietnica è stato dato dalla voce di Nabila Sarker, una giovanissima proveniente dal Bangladesh. Il gruppo è composto inoltre da strumenti a corde, percussione, fiati, archi e ottoni, espressione di cultura e musica che significano pluralità, confronto e mescolanza. Altri concerti sono in programma il 24 agosto a Terranova Bracciolini, il 1 settembre in piazza Sant’Agostino e il 27 ottobre a Firenze durante la festa della creatività.