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L’Ascom di Arezzo sale in cattedra all’università di Pisa

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AREZZO – Venerdì 25 maggio il direttore Franco Marinoni spiegherà agli iscritti al master i retroscena della nascita del sindacato insieme al coordinatore Babou Camara. Il presidente Ascom Butali: “è un esempio di forma evoluta di rappresentanza degli immigrati, importante per favorire l’integrazione e prevenire i conflitti”

Il sindacato degli imprenditori stranieri creato dall’Ascom-Confcommercio di Arezzo, il primo del genere in Italia, ha solo una settimana di vita ma è già diventato oggetto di studio all’Università.

L’Università di Pisa, infatti, lo ha inserito fra le materie del master post-laurea in “Esperto dell’immigrazione” attivato dal Dipartimento di Scienze della Politica per formare figure professionali in grado di gestire i problemi connessi al fenomeno migratorio per conto di enti locali o internazionali.

Così il direttore dell’associazione di categoria provinciale Franco Marinoni è stato chiamato venerdì prossimo (25 maggio) a tenere una lezione per spiegare agli studenti i retroscena della nascita del sindacato insieme al coordinatore Babou Camara, senegalese, titolare di un ristorante nel centro storico di Arezzo e con una lunga esperienza di mediatore culturale nelle principali istituzioni toscane.

“Il caso degli imprenditori stranieri di Arezzo” spiega il presidente dell’Ascom-Confcommercio Benito Butali “ha avuto una larghissima risonanza su tutti i media nazionali. L’Università di Pisa lo ha preso ad esempio come forma evoluta di rappresentanza degli immigrati. Dimostra nei fatti che l’integrazione può raggiungere livelli molto elevati, in cui lo straniero non rappresenta più solo un problema da risolvere, ma un’ulteriore fonte di ricchezza e benessere per tutto il territorio”.

“Per conservare tutta la vivacità dell’iniziativa” dice il direttore dell’Ascom Franco Marinoni “la mia lezione non avrà un taglio accademico tradizionale, ma il carattere di una testimonianza, in cui, attraverso il confronto con Camara e l’analisi dei dati provinciali relativi all’immigrazione, spiegherò come con iniziative di questo genere si facilita l’integrazione e si prevengono i conflitti