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L’università per la pace, i seminari aretini

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AREZZO – Al convegno internazionale “L’Università per la pace”, che si terrà a Siena sabato 26 maggio, con la partecipazione dei ministri Fabio Mussi e Alfonso Pecoraro Scanio e dei candidati al premio Nobel per la Pace Ervin Laszlo e Vesna Terselic, seguiranno alcuni seminari nella sede aretina dell’Ateneo.
Da lunedì 28 a mercoledì 30 maggio alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo (viale Cittadini) sono previsti interventi di docenti e ricercatori italiani e stranieri, tra i più attivi e qualificati nei campi della pace, dell’analisi e risoluzione dei conflitti e dei diritti umani. L’obiettivo di questa settimana di studi senese-aretina è quello di fare il punto della situazione sulle iniziative universitarie di ricerca e formazione sui temi della pace e della risoluzione dei conflitti esistenti in Italia e all’estero e di sollecitare un confronto costruttivo tra mondo accademico, mondo politico e società civile.
Sarà Vesna Terselic del centro studi per la pace di Zagabria, insignita del cosiddetto "Nobel alternativo" (Right Livelihood Award), ad aprire, lunedì 28 maggio alle ore 9,30, le giornate di studio aretine; seguiranno gli interventi di Dennis Sandole della George Mason University (Usa), una delle più attive università americane sui temi della pace, che parlerà delle nuove forme di terrorismo, e di Sarah Perrigo della Bradford University (Uk), la prima università europea ad aver attivato (fin dal 1973) programmi di ricerca e corsi di studio sulla pace, che parlerà delle violenze di genere e delle difficoltà di democratizzazione nelle società uscite da conflitti prolungati.
La giornata senese e quelle aretine sono organizzate dalla Scuola di dottorato di ricerca "Studi per la pace e risoluzione dei conflitti", diretta dal professor Enrico Cheli, docente della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, in collaborazione con il Centro interuniversitario di ricerca per la pace, l'analisi e la mediazione dei conflitti (che ha sede ad Arezzo), e con il patrocinio della Camera dei deputati.
Gli interventi delle giornate aretine saranno in lingua inglese ma è previsto un servizio di traduzione.