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La filosofia di Peter nelle sculture di Andrea Melocco

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La filosofia di Peter nelle sculture di Andrea Melocco

FIRENZE – Fiorentina e cosmopolita, artista di raffinate metafore e oniriche trasfigurazioni, Andrea Mercedes Melocco espone dalla settimana prossima in due mostre contemporanee a Firenze (Museo di Storia Naturale La Specola) e a Roma (Galleria d’Arte Vista).

La prima – Oro, un dono della Terra per l’arte dell’uomo, fino al 30 luglio – sottolinea l’aspetto artigianale della creazione artistica ed è una collettiva organizzata da Confartigianato Imprese Firenze e dall’Università, in cui Andrea Melocco espone i suoi object d’art e le grandi sagome umane. L’altra (titolo: Rinasce-re, 4 -14 luglio) raccoglie invece i Totem dell’artista, ultimo filone di una vena creativa particolarmente legata al legno.

Legni di mare spiaggiati, ramoscelli modellati dalle onde e disidratati dal sole, frammenti di vita che fu, sono infatti i primi materiali sui quali l’artista ha esercitato la propria ricerca estetica.

Questi poveristici residui dell’eterno dialogo tra terra e acqua si uniscono all’oro, alle perle, alle pietre preziose e diventano la base arcaica di un affascinante gioco di forme, materiali, emozioni, significati. Il risultato sono sculture- spille, sculture – gioielli d’arredo, sculture – amuleti di particolarissima suggestione.

Da un lato rappresentano l’imprevedibile inesorabilità del caso, dall’altro la precarietà dell’affermazione umana incarnata da una figurina anonima e sottile (Peter), che si ripete nelle sagome a grandezza naturale, anch’esse in legno, nere, vagamente arcane, che Andrea Melocco chiama Les etats de l’esprit, ovvero stati d’animo.

Peter è un archetipo filosofico che ha accresciuto il valore mitico e simbolico del mondo artistico di Andrea Melocco e che sembra averla letteralmente presa per mano per guidarla attraverso dimensioni sempre nuove. Nei legni di mare Peter si racconta in una serie di nere figurine, singole o composte in ‘teatrini’, che vivono e danzano sempre con la fiamma dell’oro. Nelle sagome si trasforma invece in presenze di forte impatto visivo e di altrettanto forte potere evocativo. Pezzi comunque unici che colgono gesti, emozioni e pensieri di ognuno di noi. Peter è l’essenza vera delle persone, la faccia nascosta della luna che si rivela solo controluce, a occhi chiusi.

Queste sculture sono esposte a Firenze. A Roma, invece, l’artista presenta i Totem, sculture che sfruttano assi di legno residuo di lavorazioni, fortemente incise e destinate all’abbandono. Le assi riprendono vita grazie a un minuzioso e lunghissimo lavoro dell’artista che ne rielabora le ferite aperte aggiungendovi segni in metallo o in pietra che formano pentagrammi simbolici sui quali si modulano intense visioni interiori.