AREZZO – "Non avevamo dubbi che le carte fossero a posto, figurarsi le cose da noi si fanno perbenino… L'area di monte Ginezzo è perfetta per un impianto eolico: non confligge con la linea del cielo di Cortona e delle sue bellezze architettoniche e non manomette praterie sommitali irripetibili. L'idea poi che nelle Z.P.S. (Zone di Protezione Speciale) non si possano mettere energie rinnovabili è davvero micidiale. Vorremmo ricordare che la legge sui Parchi pone come obiettivo delle aree protette stesse quello di essere luogo di produzione di energie rinnovabili che non solo non vi confliggano ma che ne siano lo strumento base per difenderne l'esistenza.
La verità è che la Provincia di Arezzo si balocca da anni tra pretese di energia rinnovabile di produzione pubblica. Le categorie economiche e le aziende vengono normalmente blandite quando propongono impianti di incenerimento o insediamenti urbanistici e fermate – facendo naufragare sul nascere sia gli impianti eolici che quelli idroelettrici – quando cercando di fare della nostra provincia un luogo di produzione di energia rinnovabili. Questa mia teoria è confermata dall'atteggiamento anche verso il "solare" bloccato da continue richieste di D.I.A. (Dichiarazione inizio attività) non previste neppure dalla legge nazionale o verso le centraline a biomasse sotto 1 megawatt che sono anch'esse deburocratizzate dalla legge regionale. Forse che la provincia vuole dichiararsi la prima provincia libera da energia rinnovabili?"

Fabio Roggiolani