AREZZO – Abbiamo appreso dalla stampa della delusione del Sindaco di Sansepolcro, per la scarsa considerazione riservata alla città natale di Piero della Francesca nell’ambito della mostra, e della sua decisione di rifiutare qualsiasi compartecipazione finanziaria all’evento. La città, così è stato riferito, farà da sola, contando sulle proprie forze.
Non sappiamo quali siano stati i rapporti e gli impegni presi dagli organizzatori nei confronti di Sansepolcro. Possiamo anche comprendere l’irritazione. Vorremmo però fare un appello al Sindaco ed al Consiglio Comunale a riflettere prima di prendere una decisione che riteniamo dannosa per la stessa immagine di Sansepolcro e assumerebbe l’aspetto di una miope chiusura campanilistica in contraddizione con lo spirito e la personalità umanistica e cosmopolita di Piero.
Il Sindaco Polcri, che è persona di cultura e di buona memoria, ricorderà le manifestazioni dei primi anni ’90 in occasione del V° centenario della morte di Piero (e non sarebbe stato male se anche gli attuali organizzatori se ne fossero ricordati e ne avessero fatto tesoro)
La maggior parte delle prestigiose mostre, oltre all’avvio della ristrutturazione del museo, videro protagonista proprio Sansepolcro, con qualche mugugno da parte del Comune di Arezzo, che però non fece mai venir meno il proprio apporto anche finanziario, partecipando anche alla costituzione della Fondazione Piero della Francesca ( purtroppo poi abbandonata a se stessa).
Basterebbe ricordare due mostre clou “Piero e il 900” (1991) e “Nel raggio di Piero” (1992), cui aggiungerei la mostra di Urbino, sempre organizzata dall’apposito Comitato nazionale, su “Piero e Urbino, Piero e le corti rinascimentali” ( a dimostrazione che nihil sub sole novi).
Sansepolcro ha giù un patrimonio eccezionale, anche di opere pierfrancescane, ed un museo di valore inestimabile. Mantenere uno stretto rapporto con l’evento della mostra aretina ed essere inserito nel suo circuito promozionale sarà comunque una grande promozione per la città, con importante ritorno di immagine ed anche, indirettamente, economico-finanziario. In tutte le occasioni in cui abbiamo discusso, a livello provinciale, della organizzazione della mostra il nostro gruppo ha fatto presente la necessità che la stessa fosse solo il punto di partenza di un circuito culturale-turistico che raggiungesse tutta la provincia, anche recuperando e rilanciando itinerari già in passato organizzati e promossi (penso, ad esempio, all’itinerario “Rosso e Pontormo e la maniera moderna in Toscana”).
Forse non tutto è stato fatto in questa direzione, ma non possiamo non riconoscere il grande sforzo organizzativo e finanziario profuso.
Sarebbe davvero dannoso riportare il tutto a polemiche da strapaese. Piero non lo merita.
C’è spazio per lavorare insieme, provincia, APT, Comuni per raggiungere i migliori risultati possibili. E’ questo il nostro invito al Comune di Sansepolcro ed agli enti organizzatori, nello spirito di una Cultura che, in quanto tale, non che essere super partes.
Partito dei Comunisti Italiani
Gruppo Consiliare della provincia d Arezzo
Il Capogruppo
Giorgio Renzi