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Le tariffe dell’acqua: come e perchè

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AREZZO – Chiarezza e trasparenza: queste le finalità del convegno promosso da Aato 4 “Alto Valdarno” sulle questioni inerenti le tariffe del servizio idrico territoriale. L’appuntamento è per lunedì 17 dicembre, alle ore 10, nell’auditorium Ducci del Comune di Arezzo in via Montetini.
Dopo i saluti del Presidente Casini, del Sindaco Fanfani e del Presidente della Provincia, Ceccarelli, ci saranno gli interventi di Luciano Baggiani, Presidente Anea; di Carla Guidi, Presidente del Coordinamento delle AATO toscane; di Massimiliano Refi, Direttore dell’Aato 4 e di Irene Ferri, collaboratrice dello stessa Autorità di ambito.
Come ricorda il Presidente Dario Casini “la tariffa del servizio idrico costituisce un argomento di crescente interesse nel panorama del dibattito politico e dell’opinione pubblica, motivato in particolare dagli aumenti consistenti registrati negli ultimi anni dalla spesa a cui le famiglie devono far fronte per accedere al servizio idrico”.
Lo studio dell’Aato 4 ha lo scopo di mettere a disposizione, anche dei non addetti ai lavori, informazioni utili alla comprensione dell’attuale sistema tariffario e all’applicazione data al sistema nell’ambito “Alto Valdarno”, che viene spesso indicato come uno tra i più “cari” d’Italia.
“Vogliamo fare chiarezza in questo senso – prosegue Casini – proponendo l’analisi della tariffa di questo ambito all’interno di un quadro comparativo che mette a confronto le articolazioni e i livelli tariffari previsti per l’anno 2007 per alcune categorie di utenza da parte delle sei Aato Toscane e da cui emergono risultati significativi”.
In primo luogo occorre analizzare la complessa opera di riorganizzazione del Servizio Idrico Integrato che è stata avviata a livello nazionale con la riforma introdotta dalla Legge Galli nel 1994.
Prima della Riforma le tariffe erano stabilite dai singoli comuni e i costi venivano coperti con la fiscalità generale permettendo così l’applicazione di tariffe contenute, senza però consentire di conoscere quale fosse l’effettivo costo del servizio idrico.
Adesso invece i criteri sono diversi: la tariffa del servizio è separata dalla fiscalità generale, rappresenta il corrispettivo per il servizio prestato e deve essere determinata in base ad alcuni criteri fondamentali: la qualità della risorsa idrica, il servizio fornito, le opere e gli adeguamenti necessari, l’entità dei costi di gestione delle opere, l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito e i costi di gestione delle aree di salvaguardia. La tariffa deve quindi, in estrema sintesi, assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.
“Lo studio – conclude Casini – evidenzia quanto sia stretto il legame tra la fase di programmazione del servizio e quella di definizione delle tariffe da parte dell’Aato, con la conseguenza che l’applicazione di piani tariffari volti al finanziamento degli investimenti e al raggiungimento e mantenimento di livelli di servizio adeguati, si è generalmente tradotta in un aumento, spesso anche considerevole, delle tariffe”.
Lo studio presentato riporta inoltre la sintesi dei risultati del rapporto “Le tariffe del servizio idrico in Toscana: obiettivi, proposte ed effetti”, commissionato dalle Aato toscane all’IRPET e mirato ad analizzare l’effettiva incidenza delle tariffe del Servizio idrico sulle famiglie, sia nella situazione attuale sia in alcuni scenari futuri, basati su alcune ipotesi di revisione tariffaria proposte da parti diverse. Tale rapporto propone prospettive stimolanti per il futuro che meritano di essere approfondite e attentamente valutate, soppesandone elementi di interesse e di criticità.
Il convegno, infine, sarà l’occasione per presentare il nuovo regolamento per le agevolazioni tariffarie alle utenze deboli. I cittadini che hanno un reddito ISEE inferiore a 8.030 euro all’anno, godranno di una riduzione del 50% della tariffa.