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Regali di Natale: vendite in crescita del 2%

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Regali di Natale: vendite in crescita del 2%

ITALIA – Ed in media i prezzi rilevati nei diversi settori merceologici appaiono al passo con l’inflazione. Se non si tiene conto del forte calo dei prodotti dell’elettronica (-7,5%) la media degli aumenti registrati nei settori monitorati si attesta attorno all’1,63%.
Articoli per la casa, videofonini, lettori e tv di ultima generazione: è loro il posto d’onore nello shopping natalizio che proprio in questi giorni sta salendo di tono dopo un avvio incerto e che vede il rientro in grande stile dell’oro giallo fra i regali più gettonati.
Ma la vera sorpresa in fatto di regali riguarda un aspetto in crescita della nostra vita collettiva: fra i doni che si ritengono più graditi ecco i pacchetti benessere, gli abbonamenti a palestre, i trattamenti di bellezza.
Osservando le scelte per i regali si nota inoltre come tenga in particolare il legame fra percettori di redditi medio alti e i negozi di fiducia dove effettuare gli acquisti per i regali.
I prezzi sono rimasti stabili per alcune tipologie di regali, dall’abbigliamento ai gioielli per i quali si prevedono vendite in aumento. Crescono in modo contenuto i prezzi di prodotti di profumeria e dei giocattoli per i quali le vendite rimarranno stabili.
Fra i giocattoli sono le fatine Winx e i Gormiti a guidare la carica delle novità. Ma la tradizione si difende bene mandando in campo le collaudate Barbie e Cicciobello in varie versioni.
Un capitolo a parte riguarda altri regali le cui vendite sono date in buona crescita (in media +5%): i cesti con prodotti artigianali e altre specialità tipiche del Natale, dai vini ai torroni.
Qui pesa la pressione delle tensioni internazionali su alcuni prezzi, dal grano, al latte, all’energia, che hanno provocato aumenti attorno al 2% e, sia pure solo in alcuni casi, anche fino al 5%.
La voglia di sognare, di evadere si coglie dalle scelte sui libri: le letture degli italiani saranno almeno in parte popolate di storie con elfi, fate, personaggi fantastici. C’è chi non disdegna però un buon giallo e chi vuole sapere come andrà il mondo nel futuro con un occhio all’economia e all’ecologia.
Spazio anche per albero di Natale e presepe. L’88% degli intervistati in un sondaggio Confesercenti–Pubblica ReS non rinuncia a fare l’albero (magari per incoraggiare parenti ed amici al dono), con una leggera preferenza per quello artificiale. E nel 65% delle case delle famiglie italiane il presepe ravviverà la tradizione in attesa della notte di Natale