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Made in Italy: olio, stop agli inganni in etichetta

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AREZZO – Grande soddisfazione da parte di Coldiretti Arezzo e del suo Presidente Tulio Marcelli, unitamente al mondo dell’olivicoltura toscana che ha fatto della qualità, della trasparenza alimentare e della valorizzazione della tipicità il proprio obiettivo primario.
Infatti, dopo anni di battaglie contro gli inganni in etichetta, l’olio extravergine di oliva, prodotto simbolo del nostro territorio e della dieta mediterranea nel mondo, dovrà obbligatoriamente recare l’indicazione della zona geografica di provenienza delle olive e l’ubicazione del frantoio nel quale è stato estratto l’olio.
Lo stabilisce infatti un decreto del Ministero delle Politiche Agricole, in applicazione della Legge 204/04, che rende giustizia all’olio nostrano, contribuendo in tal modo anche alla lotta alle frodi e sofisticazioni a difesa della salute del consumatore.
“ E’ un risultato storico per l’olio extravergine di oliva italiano – afferma soddisfatto il Presidente Marcelli – perché l’indicazione di origine obbligatoria in etichetta fa finalmente chiarezza e consente al consumatore di fare scelte di acquisto consapevoli”. Finora infatti – prosegue Marcelli – sono stati spacciati impunemente come Made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, che negli ultimi tempi hanno subito incrementi record di importazione. Si calcola infatti che in Italia una bottiglia di olio su due deriva da olive straniere, anche se non si vede.
Inutile rimarcare l’enorme danno economico alla nostra olivicoltura nazionale in molti casi, proprio per questo, a rischio di sopravvivenza.
E’ da riconoscere l’impegno proficuo a fianco di Coldiretti– afferma il Direttore Angelo Corsetti – da parte delle Amministrazioni locali a sostegno della indicazione di origine obbligatoria degli oli. In particolare si è distinta la Provincia di Arezzo che, su richiesta dell’Assessore Vasai, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno in tal senso e numerosi Comuni che hanno già deliberato o che si accingono a farlo.
Nei prossimi mesi Coldiretti Arezzo – prosegue Corsetti – sarà impegnata a tutto campo in tutta la provincia per la tutela del Made in Italy anche con una raccolta firme, unitamente a Slow Food.
L’olivo, elemento insostituibile del nostro paesaggio, della nostra cultura e della nostra storia, capace di regalarci un olio dalle qualità ineguagliabili, può finalmente guardare al futuro con fiducia. E con esso i produttori, i consumatori e tutti coloro che credono nell’intimo legame tra il prodotto ed il suo territorio.