
AREZZO – Un vero albero di natale per le scuole della provincia. E’ questo il frutto di un accordo tra la Provincia di Arezzo e il Consorzio albero di Natale del Casentino sottoscritto dal Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli e dal Vicepresidente del Consorzio Elena Bertini. L’iniziativa conseguente, che si chiama "1.000 alberi di Natale in più nella provincia", è organizzata con la collaborazione della Coldiretti. "Acquisteremo dal Consorzio mille alberi di natale e li distribuiremo poi direttamente alle scuole superiori e tramite i Comuni a tutti gli altri istituti scolastici – annuncia il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. L’unica cosa che chiediamo è il reimpianto degli alberi una volta terminate le feste natalizie, magari negli spazi verdi e nei parchi comunali. Questo accordo per noi è un’azione di promozione di un’attività importante per il Casentino e la Valtiberina, ma ha anche una grande valenza ambientale". Del Consorzio alberi di natale del Casentino fanno parte 20 produttori, quasi tutti giovani. "La nostra è una delle prime province d’Italia per produzione di alberi di natale con 300mila alberi che ogni anno vengono distribuiti in tutta Italia – afferma Elena Bertini. Spesso queste produzioni fanno si che zone del territorio considerate svantaggiate abbiano mantenuto il loro assetto idrogeologico e non siano state abbandonate. E’ importante che si sappia che acquistare un albero di Natale vero significa tutelare la natura, come dimostrano gli studi comparativi sull’impatto ambientale per la produzione di un albero di Natale di plastica rispetto alla coltivazione di uno vero. E’ stato infatti calcolato che per la produzione di 500mila alberi di plastica annui, che rappresenta una stima certamente arrotondata per difetto, si consumano dieci milioni di kg di petrolio emettendo 11 milioni e mezzo di chilogrammi di anidride carbonica. Lo stesso numero di alberi di natale veri comporta, invece, il consumo di appena 22.500 chilogrammi di petrolio mentre l’anidride carbonica viene assorbita dalle piante durante il loro periodo di accrescimento, che è di cinque o sei anni, con evidenti benefici per l’aria che respiriamo", spiega Elena Bertini. L’accordo firmato avrà durata pluriennale e rappresenta quindi una vera e propria campagna di sensibilizzazione sugli alberi di natale veri prodotti nel nostro territorio. "Troppo spesso si dimentica che l’albero di natale è una coltura che ha una sua periodicità ed è rinnovabile, e che quindi il suo acquisto ha un valore ambientale ed etico al quale bisogna educare i consumatori", conclude il Presidente della Coldiretti Tulio Marcelli.