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Nuovo appuntamento per parlare sulla storia di Arezzo

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AREZZO – Nuovo appuntamento martedì 27 novembre con il ciclo di conferenze sulla storia di Arezzo, organizzato dalla Società storica aretina, d'intesa con il Comune, e giunto ad occuparsi delle vicende del secondo Dopoguerra. Alle ore 17,30, nell'auditorium comunale “Aldo Ducci” di via Cesalpino, Massimo Baioni parla sul tema “La memoria della Resistenza e le sue manifestazioni simboliche”.
Lo studio dell’universo rituale e simbolico della vita politica consente di esplorare la collocazione della Resistenza nella “memoria pubblica” dell’Italia repubblicana e i diversi passaggi che nel corso degli anni ne hanno alimentato la fortuna o la contestazione. L’obiettivo di legittimare lo Stato democratico e di creare una nuova identità nazionale, all’indomani del fascismo e della guerra mondiale, fu perseguito anche attraverso la valorizzazione di momenti in grado di destare un esteso coinvolgimento emotivo, come, per esempio, l’istituzione delle feste del 25 aprile e del 2 giugno. Altre manifestazioni importanti inscrivibili in questa dimensione sono stati l’intitolazione di vie e piazze e soprattutto i monumenti, ai quali da lungo tempo è affidata una funzione che intreccia istanze di legittimazione, di propaganda e di educazione politica.
Massimo Baioni (1963) insegna Storia contemporanea e Storia dell’Europa contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. E’ membro della direzione scientifica della rivista “Memoria e Ricerca” e del Consiglio direttivo del Comitato di Torino dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. I suoi studi sono in prevalenza dedicati alle interpretazioni storiografiche e alle rappresentazioni simboliche del Risorgimento (ma anche della Grande Guerra e della Resistenza), collegati ai temi della costruzione dell’identità nazionale nelle varie stagioni dell’Italia contemporanea. Su questi temi ha all’attivo importanti pubblicazioni.
Coordinato da Luca Berti e Franco Cristelli, il ciclo di incontri della società storica aretina, aperto a tutta la cittadinanza, si conclude il 4 dicembre con la conferenza di Giorgio Sacchetti su “Sessantotto-Settantasette: culture giovanili e dissidenza politica”.