
AREZZO – Dal 3 di ottobre 19 comunità montane della Toscana su 20, pari a 159 comuni montani su 161, hanno ottenuto la fiducia del territorio per la gestione delle attività catastali. Tra queste anche la Comunità Montana del Casentino che, in questo modo, aggiunge un’altra funzione alle quindici già in funzione dall’attivazione della famosa Legge 40.
La funzione catastale è intrinsecamente legata alla conoscenza della realtà territoriale e consiste nella gestione organizzata delle informazioni di natura amministrativa-censuaria relativa ai beni immobili (terreni e fabbricati) presenti sul territorio nazionale. Con il 3 di ottobre il legislatore, nel rispetto del principio di sussidiarietà, ha trasferito ai Comuni le funzioni catastali, prima di esclusiva competenza dell'Amministrazione Finanziaria, portando i servizi pubblici più vicini al cittadino. Il percorso che ha portato all’attuale situazione normativa ha avuto avvio con la legge cosiddetta Bassanini per arrivare al DPCM del 14 giugno 2007 con il quale si è dato avvio alla fase operativa del trasferimento. In Casentino il tutto si è concretizzato da un lato con la fiducia dei comuni alla Comunità Montana e dall’altro con la decisione dell’attivazione – che dovrà tuttavia essere formalizzata entro novembre con la firma di una convenzione con l’Agenzia del Territorio – del primo livello o opzione di esercizio con l’ambizione di arrivare in un prossimo futuro al livello più alto.
Nello sportello dell’ente montano si potranno richiedere, dunque, due tipologie di documenti: le visure e le volturazioni. Alcuni numeri possono aiutare a comprendere la mole di lavoro e quindi il servizio offerto all’utenza che, da ora in poi, non dovrà più recarsi nel capoluogo provinciale per questi tipi di documenti. Da gennaio ad oggi sono state rilasciate 27 mila visure, mentre le volturazioni ( che ancora non sono state attivate nella sede), secondo la proiezione fornita dall’Agenzia delle entrate di Arezzo, ammonterebbero a più di 2000 l’anno. Delle 2000 volturazioni 1400 sono quelle di competenza notarile e le restanti sono quelle in cartaceo rilasciate direttamente dall’ufficio. Le competenze dello sportello casentinese riguardano sia il controllo delle prime che la verifica sulle seconde.
La comunità montana del casentino diventa, in questo modo, un polo di servizi di pregio e utilità per le aziende e per i liberi professionisti, in cui catasto e Sportello unico delle Attività produttive ne costituiscono gli elementi portanti.
La struttura attuale della Comunità Montana, integrata con le risorse provenienti dalla Legge 40, ossia il quadro normativo che regola i servizi associati e altre risorse che metterà a disposizione la Regione per l'e-gov, dovrebbe, per il momento, risultare adeguata all’opzione prescelta che comprende essenzialmente la consultazione, certificazione degli atti catastali, aggiornamento della banca dati, riscossione erariale per i servizi catastali. L'ente montano, tuttavia, ha proposto un percorso di crescita che da qui al 2009 possa portare alla coordinazione dei livelli successivi.
Il Presidente della Comunità Montana Roberto Mariottini commenta: " Un percorso di decentramento davvero storico e degno di nota. Grande soddisfazione per la fiducia data all'ente montano dai comuni e anche per poter iniziare un percorso virtuoso che offrirà ai nostri cittadini un servizio importante e piú capillare"